La zona Navigli di Milano è sicuramente uno dei posti più frequentati e più famosi del capoluogo milanese.
La storia dei canali del Naviglio risale a molti secoli fa. La costruzione iniziò infatti dopo la distruzione del Barbarossa. Furono inizialmente pensati come sistema difensivo e come trasporto delle merci e naturalmente rifornimento dell’acqua.
Inaugurarono nel 1179 il primo Naviglio, il Ticinello. Nel 1257 iniziarono poi i lavori per rendere il Naviglio navigabile. Questo grazie alla volere del podestà Beno de’ Gozzadini. Per realizzare l’opera dovette però tassare i beni del clero.
Decisione che gli costò poi la vita perché, secondo la leggenda, morì affogato nello stesso Naviglio. Qualche anno dopo, nel 1272 Napo Torriani completò i lavori di navigazione. Nel 1457 seguì l’inaugurazione del Grande e il Naviglio della Martesana.
La costruzione di questi canali avrebbe permesso di ottimizzare la navigazione all’interno della città stessa. Avrebbe permesso anche di superare i diversi problemi di dislivello che esistevano e che vennero risolti con la costruzione di chiuse.
Le Conche
Ancora oggi presenti, come la Conca di via Renna al Vallone e la Conca dell’Incoronata di via San Marco. Aggiunsero poi il Naviglio pavese nel periodo napoleonico. Momento storico in cui il l’intero complesso divenne efficiente e funzionale.
L’insediamento delle prime industrie causò, poi, l’inquinamento delle acque. Con il tempo i canali vennero coperti e completamente interrati. Questo permise di depurare le acque e di far tornare i Navigli navigabili .
Il Naviglio rimase una via di comunicazione molto usata fino a metà dell’Ottocento. Con l’arrivo delle prime locomotive il trasporto via acqua divenne sempre meno importante. Fino ad arrivare negli anni ’80, quando fu abbandonato a favore del trasporto anche su gomma.
Il Naviglio pavese venne invece costruito per unire Milano e le terre in direzione di Pavia e voluto dai Visconti. I lavori iniziarono nel 1359 ad opera di Galeazzo Visconti. Dopo la caduta dei Visconti e degli Sforza l’interesse per questo Naviglio cadde nel dimenticatoio.
Grazie però a Pedro Enriquez de Acevedo ripresero i lavori che vennero realizzati da Giuseppe Meda, ideatore anche della Darsena. Il terzo Naviglio sempre presente a Milano è noto come Naviglio Martesana o Naviglio piccolo.
Venne realizzato nel 1460 dietro volontà di Francesco Sforza. E, sembrerebbe, che buona parte di questo Naviglio sia stata concepita da Leonardo da Vinci. Leggenda vuole che dietro la storia del Naviglio piccolo si celi una maledizione.
Leggenda
Risale al 1475, quando la Contessa della Martesana lanciò un’anatema verso Francesco Sforza. La Contessa, subì, infatti, un ricatto e dovette costruire a sue spese il Naviglio Martesana per liberare il figlio Napo.
Questo fu imprigionato dal Duca di Milano dopo una violenta lite dovuta al fatto che il giovane aveva importunato la sua promessa sposa.