Attenzione perché l’INPS effettua dei controlli e se rientri in questa lista dovrai dargli dei soldi indietro. Non tutti lo sanno ma ci sono controlli a campione.
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L’INPS spesso eroga dei soldi che possono essere richiesti indietro. Sono molti i casi in cui è possibile. A volte infatti manda i soldi prima di essere certo che una determinata persona rientri nell’agevolazione ma poi una volta accortasi dell’errore ecco che i soldi vanno restituiti.
È bene sempre quindi sempre assicurarsi che i soldi che arrivano da parte dell’INPS siano davvero i nostri prima di utilizzarli. Meglio poi non imbrogliare l’INPS perché la verità viene sempre fuori e poi oltre a restituire i soldi all’ente dovrai anche rispondere di false dichiarazioni.
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Tempo fa c’è stato un fatto di cronaca che racconta proprio di un anomalia frequente scoperta dall’INPS. Ora l’uomo rischia grosso ma andiamo a vedere di seguito cosa è successo e come è stato scoperto l’uomo che per due anni ha percepito del denaro che non gli spettava in realtà. Tutto qui nel prossimo paragrafo.
L’INPS chiede soldi indietro: ecco quando
Come abbiamo appena detto i fatti di cronaca raccontano di un’anomalia frequente scoperta dall’INPS. Un disoccupato dopo esser stato licenziato in Italia ha presentato la domanda NASPI che è stata accolta. La NASPI non è altro che un’indennità che l’INPS dà a chi perde il posto di lavoro.
Si tratta di un ammortizzatore sociale che si può avere solamente quando non si ha lavoro. L’uomo ha così iniziato a percepire i soldi ma dopo poco si è trasferito in Svizzero in quanto qui ha trovato un nuovo lavoro. L’uomo riceveva uno stipendio di ben 3.500 franchi svizzeri al mese.
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Si tratta di circa 3.600 euro oltre poi all’indennità NASPI che continuava a ricevere. Infatti dall’INPS ha ricevuto ben 18.000 euro che gli sono stati versati per l’indennità del 2021 e 2022. Ma come è stato scoperto tutto? Si tratta di un puro caso ma vediamo tutto nel prossimo paragrafo.
Ecco come è stato scoperto l’uomo
Come abbiamo appena detto l’uomo in questione è stato scoperto per puro caso dalla Guardia di Finanza. Infatti solamente ad un controllo doganale al valico del San Bernardo lo Stato Italiano è venuto a conoscenza di questo imbroglio in quanto l’uomo in Svizzera aveva un posto di lavoro ed uno stipendio fisso.
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Arrivato al valico l’uomo è risultato avere un regolare permesso Svizzero di categoria B. Questo permette di muoversi tra Italia e Svizzera e viceversa. Si tratta di un permesso dato solamente a chi ha un contratto di lavoro da almeno un anno. Proprio per questo effettuando il controllo sono risultati dati incoerenti.
La Guarda di Finanza nel controllo doganale infatti incrociando i dati delle banche ha capito subito che l’uomo stava ancora percependo l’indennità di disoccupazione in Italia mentre ha un contratto di lavoro in Svizzero. Ora oltre a dare indietro tutti i soldi all’INPS dovrà anche rispondere delle accuse di false dichiarazioni.