Il ferro da stiro elettrico è un elettrodomestico molto piccolo e di uso frequente, il cui scopo principale è quello di eliminare grinze e pieghe da indumenti e tessuti. Ma quanto incide sulla bolletta?
Il ferro da stiro funziona tramite un circuito di resistenza posto all’interno del ferro da stiro, che emette calore quando l’elettricità lo attraversa. Un elemento da non sottovalutare, con il continuo aumento delle bollette energetiche.
Il ferro da stiro, l’evoluzione
I modelli moderni sono dotati di un serbatoio dell’acqua che fornisce vapore durante la stiratura. Ma ciò che interessa a tutti è la quantità di elettricità che consumano.
A tutti noi piace indossare vestiti senza grinze. Oggi questo è facile grazie al ferro , ma non è sempre stato così.
I ferri di volta usavano la pressione: solo pochi conoscevano e usavano il calore. Nell’antica Grecia venivano utilizzate barre di ferro cilindriche riscaldate direttamente. Erano una specie di rullo simile a quello usato per impastare il pane che veniva passato sopra e sopra gli indumenti di lino per stendere le pieghe.
L’evoluzione del ferro è ricca di curiosità e le origini sono abbastanza remote, ma fin da allora si era capito che le grinze scompaiono più facilmente con il calore.
Nel XV secolo, le persone si distinguevano anche per la pieghettatura del loro abbigliamento, chi indossava un abito a pieghe implicava che avesse della servitù in casa, e denotava importanza sociale oltre che ricchezza economica.
Quanto consuma il ferro da stiro
Ancora oggi indossare abiti ben stirati esprime il desiderio di mostrarsi impeccabili in ogni occasione.
Tuttavia con i recenti aumenti delle bollette del gas e della luce, anche l’uso del ferro da stiro richiede che si faccia una certa attenzione, sia a come è fatto ( con o senza caldaia), che all’ora in cui è messo in funzione.
Sapevate che un ferro da stiro elettrico contribuisce per circa il 5% alla bolletta della luce? Vediamo di esaminare quanta energia consuma e come influirà sulla bolletta dell’elettricità alla fine del mese.
Sebbene i ferri da stiro consumino solo il 5% dell’elettricità della nostra casa, è importante scegliere il modello giusto per risparmiare quanta più energia possibile.
Nonostante i prezzi in salita, molti di noi non possono o non vogliono rinunciare alla stiratura di alcuni capi, dunque è opportuno saper scegliere il modello giusto.
Per quanto un elettrodomestico con una potenza di 2000 W, aiuti a recuperare tempo, perché stira più rapidamente, occorre capire quanto consuma questo elettrodomestico in un’ora, a seconda del modello in nostro possesso.
Al fine di fare una stima dei consumi partiamo dalla considerazione che la potenza dei ferri da stiro odierni, va dai 600 ai 3000 W.
Teniamo anche conto che dopo la fase di avvio, in cui il ferro assorbe la maggior parte dell’energia, il consumo è in media di 1000W.
Si può quindi dedurre che se il costo di 1 kWh è di 0,20 o 0,30 euro, nell’ora ha un consumo tra i 20 e i 30 centesimi di euro.
Se avete una tariffa elettrica bioraria, dovrete aspettare il fine settimana e le ore serali per stirare così da ridurre i consumi.
Con caldaia
In questo caso, il tipo con caldaia ha un maggiore ingombro, tuttavia è caratterizzato, tra l’altro, da una migliore comodità d’uso ( in fase di stiratura), nonché da una più ampia potenza di vapore e da una gamma più completa di accessori.
È innegabile che, rispetto a un ferro da stiro compatto, un ferro da stiro con caldaia separata ha un rendimento superiore.
Senza caldaia
Tra le caratteristiche di un ferro da stiro senza caldaia figurano naturalmente le dimensioni ridotte e la maggiore flessibilità d’uso. Oggi la gamma di offerte è davvero rispettabile.
Più alta è la temperatura, più energia consumerà il ferro. Più alte sono le prestazioni richieste, più alto è il consumo di energia. Un ferro da stiro con una potenza maggiore è in grado di produrre più vapore e più calore.
In questo modo è possibile stirare meglio e ridurre i tempi di attesa. Un ferro da stiro con una minore potenza genera vapore in un tempo maggiore. Di conseguenza, il consumo, maggiore o minore, fa poca differenza.