Il capoluogo milanese offre, per chi ama i libri, alcune iniziative dedicate, ma anche biblioteche dove rifugiarsi a leggere.
La fiera Tempo di Libri e, tra poco anche Bookcity, sono iniziative molto interessanti per chi ama il mondo dell’editoria. Ma Milano, offre ai suoi lettori anche luoghi pieni di fascino, di storia e di libri dove rifugiarsi per leggere.
Ce ne sono, in particolare, quattro, che si trovano all’interno di palazzi antichi e storici e che permettono di visionare testi di altri tempi, oppure studiare, oppure, ancora, fermarsi per sfogliare una rivista o un giornale.
La Pinacoteca Accademia Ambrosiana, in piazza Pio XI, è sicuramente, una delle più affascinanti e antiche biblioteche milanesi. Fondata nel 1607 per volere dell’Arcivescovo Federico Borromeo, un appassionato di arte e di scienza.
La sua sede è in centro a Milano ed è uno dei palazzi storici più interessanti, a livello architettonico, non solo per il capoluogo milanese, ma per l’Italia. Fu costruita da Lelio Buzzi e Francesco Maria Richini.
Tra i suoi manoscritti antichi greci e latini, è possibile trovare anche il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Chi entra tra quelle mura ha la sensazione di passeggiare attraverso secoli di storia.
In via Brera, 28, è possibile visitare la Biblioteca Nazionale Braidense. E’ una delle più grandi biblioteche italiane. Fondata nel 1770 e fu grazie a Maria Teresa d’Austria secondo la quale la biblioteca Ambrosiana era ricca di manoscritti, ma non di libri stampati.
Nella sala Maria Teresa sono presenti all’incirca 1 milione e 500 mila libri conservati in librerie in legno di noce e disegnate da Giuseppe Piermarini. In questi luoghi è possibile studiare alla luce di bellissimi lampadari in cristallo di Boemia.
Distrutti durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti, sono stati ricostruiti utilizzando parte di ciò che è rimasto da quelli di Palazzo Reale, del Salone delle Cariatidi.
Sempre allo stesso indirizzo si trova la Biblioteca delle Belle Arti. Fondata nel 1778 grazie a Carlo Bianconi e da Giuseppe Bossi, ha nei suoi sotterranei, circa 25.000 volumi ed anche molti periodici.
Infine, in Corso Porta Vittoria, al numero 6, si trova la Biblioteca Sormani. Un edificio del ‘700 ricco di fascino e di storia. Nel 1943, a causa dei bombardamenti della guerra, fu distrutto.
Venne, poi, ricostruito, e, dal 1956 ospita la Biblioteca Centrale Comunale. Una delle sale più belle, è conosciuta con il nome del Grechetto. A lui si attribuiscono le tele dei 23 dipinti presenti nell’edificio.
Questi rappresentano il mito di Orfeo che quieta gli animali. Oggi, secondo ultime ricerche, sembrerebbe che i dipinti siano opera di un artista nordico. Le sale di questa biblioteca ospitano 600 mila volumi, 200 mila testate giornalistiche e 40 mila dischi nella zona dedicata agli audiovisivi.