Queste categorie hanno diritto alla pensione a 60 anni e non 67: tanti non lo sanno

Ecco chi sono i cittadini italiani che dovrebbero percepire la pensione a 60 anni invece che a 67. Si tratterebbe di un’incredibile agevolazione.

Pensione in anticipo
Pensione in anticipo – Imilanesi.Nanopress.it

Vi sveliamo tutto su questa notizia che sta facendo il giro d’Italia e che lascia ben sperare milioni di cittadini italiani che vivono nel nostro Paese.

Riforma pensioni, come andarci in anticipo

In questo periodo difficile di grande crisi sono sempre di più i cittadini italiani che vorrebbero ricevere sostegni concreti da parte dello Stato. Tra le categorie più in difficoltà compaiono sicuramente gli anziani e in generale coloro che sono in età pensionabile o quasi.

Se vi state chiedendo quali sono le ultime agevolazioni in materia di pensioni che permettono di andarci in anticipo, ecco che ve le sveliamo di seguito. In primo luogo si tratta di Quota 100, che attualmente permette di andare in pensione a quei cittadini che hanno 62 anni e che hanno versato almeno 38 anni di contributi obbligatori entro dicembre del 2021.

I pensionati italiani
I pensionati italiani – Imilanesi.Nanopress.it

E poi c’è Quota 41, che è pensata per coloro che attualmente hanno 62 anni e che hanno lavorato già prima del compimento dei 19 anni d’età. C’è in corso un progetto su Quota 41, che permetterebbe a tutti di andare in pensione in modo anticipato, senza possedere un particolare requisito d’età.

Altre iniziative vedono l’ingresso in pensione per coloro che hanno cominciato a lavorare prima del 1996. Insomma, questo è un periodo di seri cambiamenti per le riforme pensionistiche italiane. Tantissime novità sono in cantiere ed è davvero acceso il dibattito tra i politici italiani.

C’è una notizia, però, che agevolerebbe ancor di più i cittadini italiani ed è quella che prevede l’ingresso in pensione a 60 anni d’età.

Chi dovrebbe andare in pensione a 60 anni

A parlare dell’ipotesi di andare in pensione a 60 anni invece che a 67 ci ha pensato Claudio Durigon, il sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il politico ha sottolineato come lavorare fino a 67 anni d’età sia inaccettabile, specialmente per quei cittadini che, nell’arco della loro vita, hanno svolto un lavoro faticoso.

In pensione a 60 anni
Pensionata italiana – Imilanesi.Nanopress.it

Ma come mai Durigon e altri politici si stanno esprimendo in maniera così netta nei confronti dell’entrata in pensione a 67 anni? Si pensa sia soprattutto per ragioni legate agli infortuni sul lavoro e alle malattie.

In base alle ultime analisi condotte, risulta che siano tantissimi i cittadini di 65 anni costretti a continuare a lavorare, perché sprovvisti del requisito del contributo minimo. Sono proprio queste le categorie più fragili, quelle che rischiano di farsi male sul posto di lavoro.

L’idea è quella che, almeno alcune categorie, possano andare in pensione a 60 anni anziché a 67. Non si sa se in futuro verranno introdotti ulteriori criteri valutativi che stabiliranno quali categorie di cittadini andranno in pensione in anticipo.

Non si sa se il governo, alla fine, deciderà di rispondere alle richieste dei cittadini, specialmente di quelli over 50, e sceglierà finalmente di far andare in pensione alcune categorie in anticipo. Ciò che sappiamo è che al momento sono tante le formule messe a disposizione dei cittadini che permettono di beneficiare della pensione anticipata. Nel caso in cui si rispecchino determinati requisiti.

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