Una ragazza di 16 anni è stata pesantemente maltrattata dai genitori, che l’hanno riempita di ferite e lividi, specialmente in faccia.
La ragazzina veniva ripetutamente picchiata dalla madre, dal padre e dal fratello perché frequentava un coetaneo che non accettavano e queste violenze sono proseguite anche dopo la prima segnalazione. Ora finalmente la giovane è stata allontanata.
Adolescente maltrattata
È un vero incubo quello vissuto negli ultimi anni da una 16enne egiziana residente a Milano con la proprio famiglia, quella che avrebbe dovuto sostenerla e tutelarla mentre invece si è trasformata in un incubo da cui è stata salvata dalle forze dell’ordine.
Madre, padre e fratello erano diventati carnefici della giovane perché non accettavano la sua relazione con un coetaneo ma lei si rifiutava di sottostare alle rigide regole che volevano imporle anche riguardo ad altri aspetti della sua vita.
Ad ogni tentativo di ribellione riceveva botte, tutti volevano azzerare i suoi rapporti con i coetanei ma fortunatamente proprio la scuola, l’unico luogo in cui stava bene e si sentiva accettata, è intervenuta in suo soccorso.
L’istituto ha segnalato la situazione e la Procura ha avviato un’indagine sui possibili maltrattamenti in famiglia poiché la ragazza veniva a scuola sempre molto impaurita e piena di lesioni evidenti.
La storia si è conclusa sabato mattina, quando i familiari sono stati raggiunti da misure cautelari diverse: il fratello è ai domiciliari mentre i genitori hanno un divieto di avvicinamento ai luoghi che frequenta la 16enne, che nel frattempo è stata trasferita in una struttura protetta.
Le indagini
Tutto è iniziato a settembre del 2022, quando alla Procura arrivò una segnalazione da parte del preside di una scuola superiore di Milano, in cui riferiva alcune confidenze fatte dalla ragazza.
Questa dichiarava di essere stata aggredita più volte verbalmente e fisicamente da tutti i membri della famiglia dopo che avevano sapute della sua relazione sentimentale con un connazionale della sua stessa età.
A supporto di questa tesi c’era il fatto che la studentessa arrivasse in classe sempre molto stanca, provata e soprattutto con evidenti lividi sul volto ed escoriazioni sulle braccia.
Una volta raccolti tutti gli elementi, i Carabinieri hanno cominciato ad investigare riuscendo così a fermare un’escalation che in molti altri casi ha un epilogo di gran lunga peggiore rispetto alla ragazza che invece è stata salvata dai genitori padroni.
Ascoltata in una sede protetta ha confermato tutto ciò che aveva raccontato alla dirigente e i seguenti approfondimenti hanno verificato che le sue parole corrispondevano a verità, per questo motivo è stata allontanata dal nucleo familiare e collocata in una comunità protetta.
Però continuarono gli episodi violenti, che raggiunsero anche il ragazzo che la giovane frequentava, inoltre il padre fece recapitare alla 16enne delle minacce intimidatorie. Il quadro così allarmante ha spinto il gip a emettere un’ordinanza per arrestare il fratello, abbondantemente plagiato dai genitori, per i quali appunto è stato deciso per il divieto di avvicinamento.
Nella nota della Questura si evince come l’interazione con le istituzioni scolastiche e la vigilanza della collettività sono state importanti per segnalare tempestivamente il problema e così agevolare l’intervento delle forze dell’ordine per sventare conseguenze drammatiche.
Che questo sia d’esempio per altre realtà simili e per porre fine a spiacevoli situazioni come quella vissuta dalla ragazza egiziana che ora potrà lasciarsi tutto alle spalle e cominciare una nuova vita, anche se il trauma l’accompagnerà sempre.