Ticino, ragazzo annegato. Ennesima tragedia dove un giovane di 18 anni ha perso la vita annegando. Il suo sogno più grande era quello di riuscire a conseguire la licenza media. Viveva nella provincia di Milano.
La giovane vittima da pochi mesi era uscita da una comunità dedicata ai ragazzi minorenni. Il 18enne aveva il progetto di riuscire a proseguire i suoi studi, in quanto voleva, come accennato, superare l’esame di licenza media. Purtroppo questo non sarà più possibile.
Ticino, cosa è accaduto nel fiume
La morte di per sé è sempre terribile, ma quando si tratta di una tragedia che va a colpire una persona così giovane, si resta ancora più sgomenti. Ciò perché colpisce la morte di un ragazzo che aveva ancora tutta una vita dinanzi a lui. La vittima è morta annegata nelle acque del Ticino, era un diciottenne straniero e si chiamava Mahmoud Makram.
L’annegamento è avvenuto durante le ore pomeridiane di domenica 9 luglio.
Il suo corpo privo di vita è stato poi ritrovato a Galliate, una zona presente nella provincia di Novara.
Il giovane da poche settimane era andato a vivere in una città della provincia milanese. Tutto questo dopo che per un certo lasso di tempo aveva vissuto all’interno di una comunità di soli minori, posizionata proprio nella città di Novara.
Ticino, un sogno infranto da una morte assurda
Quando poi il ragazzo è diventato maggiorenne, ha deciso di uscire da quella comunità per cercare di ricostruirsi una vita all’esterno.
Da quando Mahmoud era fuori, era assolutamente intenzionato a riprendere i suoi studi. Ciò perché la sua intenzione era quella di superare l’esame delle scuole medie, ottenendo così una licenza che avrebbe potuto aiutarlo nella vita quotidiana.
Difatti grazie all’ottenimento della licenza media, il ragazzo avrebbe potuto iscriversi a un corso di formazione professionale. Un passo importante per lui, se si pensa che in tal modo avrebbe avuto più possibilità di riuscire a trovare un lavoro. Così da poter avere delle basi economiche per potersi mantenere esternamente alla comunità.
Gli accertamenti del caso sono tuttora in corso e, basandosi sulle prime ricostruzioni riguardanti la sua morte, sembrerebbe che il giovane 18enne avrebbe dovuto passare delle ore piacevoli in compagnia di un suo cugino. Oltre a quella di alcuni suoi amici, da trascorrere al fiume.
Makram a quanto pare si sarebbe tuffato dal ponte, che permette di collegare Turbigo alle zone di Galliate.
Dopo aver effettuato soltanto alcune bracciate, il ragazzo avrebbe iniziato a riscontrare delle problematiche.
Il cugino di un anno più grande di lui, appena si è accorto delle difficoltà del parente, ha cominciato a urlare chiedendo aiuto.
In quel momento erano presenti dei soci appartenenti alla società di canottieri di Galliate. Questi ultimi hanno udito le urla del diciannovenne che chiedeva di aiutare suo cugino. Quindi sono subito accorsi scendendo repentinamente nel fiume con la barca e con la canoa, per cercare d salvare il diciottenne.
Alla fine sono riusciti a trarre in salvo il cugino diciannovenne di Makram, ma non lui.
I soccorritori e il loro arrivo: un esito del tutto tragico
Dunque una volta tuffato, il giovane avrebbe iniziato ad annaspare dopo poche bracciate. Fino poi a sparire del tutto nelle acque.
Si è subito attivato l’allarme per l’arrivo dei soccorsi, ma i soccorritori una volta giunti sul posto non hanno potuto fare altro che recuperare il corpo privo di vita nelle acque di Galliate.
Pertanto le ricerche del giovane nordafricano da parte dei vigili del fuoco sono terminate con un esito del tutto tragico.
Adesso sono in corso tutti i rilievi del caso, per riuscire a capire la dinamica esatta di quanto successo al ragazzo di 18 anni.
Tra l’altro questo non è l’unico accadimento di questo genere, se si considera che nei giorni scorsi nella zona del bergamasco due persone sono morte. Entrambi i decessi sono avvenuti dopo che le due vittime si erano tuffate nel Lago d’Endine.
Altre vittime: un altro ragazzo morto nel lago d’Endine
Solo qualche settimana fa infatti un ragazzo di 32 anni ha perso la vita. Era domenica quando il 32enne è arrivato sul Lago d’Endine in compagnia della figlia e di un amico.
Dopo aver pranzato tutti insieme hanno scelto di noleggiare un pedalò: purtroppo ad un certo punto la figlia di 17 anni ha scelto di tuffarsi e siccome era stanca, il padre ha pensato di tuffarsi anche lui per darle un salvagente, ma dopo quel tuffo non è più tornato.
Anche allora sono stati allertati i soccorsi, ma in un primo momento non c’è stata alcuna traccia dell’uomo, finché non è stato ritrovato il suo corpo. Parliamo di Orlando Gonzalez di origini boliviane, un ragazzo che risiedeva a Bergamo e che voleva solo passare una giornata all’insegna della spensieratezza. Un ragazzo che ha perso la vita nelle acque del lago d’Endine.
Proprio come Mahmoud Makram, la morte ha colpito un ragazzo che era ancora nel fiore dei suoi anni, con tanti sogni da realizzare. Mahmoud Makram, dopo aver vissuto a lungo in una comunità, infatti era uscito ed era intenzionato a crearsi una propria vita, anche dal punto di vista lavorativo.
Ma un tragico destino ha bussato alla sua porta. Facendo terminare improvvisamente la sua vita tra le acque del Ticino.
Purtroppo queste vicende sono solo alcune di quelle accadute: altre vittime hanno perso la vita allo stesso modo. Altre vittime volate via troppo presto.