La durata massima di erogazione del Reddito di cittadinanza per tutte le famiglie in cui non ci sono minori, disabili oppure over 60 è di sette mesi.
Di conseguenza, nel mese di luglio si esaurisce la possibilità di ricevere il beneficio e si arriva al tanto temuto stop.
Attenzione però, perché non tutti sono inclusi, molti nuclei continueranno a percepire i soldi come sempre.
L’inps ricorda l’attuazione della legge di Bilancio all’inizio del prossimo anno
Lo ricorda l’Inps tramite una circolare che va a richiamare la legge di Bilancio e che ricorda che la misura scade alla fine del 2023 per tutti. Invece a partire dal 2024 entrano n vigore le nuove regole che fanno parte del decreto di maggio.
I ragazzi tra i 18 e i 29 anni che fanno parte di nuclei familiari che oggi ricevono il Reddito di cittadinanza e che non hanno completato i 10 anni di scuola dell’obbligo lasciandola prima dei 16 anni, non hanno diritto alla quota.
Non si ha più diritto a percepire il sussidio anche se si rifiuta la prima offerta di lavoro ritenuta vantaggiosa per il giovane. Così si legge nella circolare Inps. Un lavoro è ritenuto congruo, adeguato, irrinunciabile, se rispetta i principi della coerenza con le competenze lavorative maturate e con le esperienze fatte in passato. Poi ancora è ritenuto congruo se la distanza dalla residenza è nei limiti dell’accettabile. E infine se la retribuzione è superiore al 10% rispetto al beneficio massimo di cui può usufruire un solo individuo.
Chi continuerà a ricevere il beneficio e fino a quando: cosa succederà a dicembre 2023
I nuclei familiari che comprendono persone con disabilità, minorenni o persone che hanno più di sessant’anni di età continueranno a ricevere il beneficio. In modo particolare sono escluse le persone che vivono in condizione di disabilità media, grave o comunque non autosufficienti. Questi, compresi tutti i percettori di Pensione di cittadinanza, continueranno a ricevere il sussidio come viene indicato nel decreto 4/2019.
Ad ogni modo l’erogazione della prestazione non andrà oltre il 31 dicembre 2023 perché a decorrere dal 1° gennaio 2024, ci sarà il reddito di inclusione che andrà comunque a supportare chi è in condizioni di disagio. L’Inps scrive che il reddito di cittadinanza per tutto il 2023 è stato limitato a 958 milioni di euro. A beneficiarne adesso sono molte meno persone e piano piano fino ad arrivare al mese di dicembre queste saranno ridotte ancora. Il numero delle domande per il riconoscimento del beneficio è già calato parecchio.