Renato Vallanzasca non sta bene: chiesta la perizia del medico-legale

Problemi seri di salute per Renato Vallanzasca, l’ex boss della Comasina rinchiuso nel carcere di Bollate. La difesa chiede una perizia medico-legale al tribunale.

Renato Vallanzasca
Renato Vallanzasca – IMilanesi.it

In un’udienza che si è tenuta oggi, 18 gennaio, i difensori del pluricriminale Renato Vallanzasca hanno chiesto una perizia per valutare la sua salute.

Infatti, pare che l’ex boss della Comasina, rinchiuso a Bollate a scontare i suoi ergastoli, non stia bene e che sia provato fisicamente e mentalmente dal lungo isolamento. Ecco le ultime notizie sulla sua situazione.

Renato Vallanzasca non sta bene: gli avvocati chiedono perizia medica

Il noto criminale Renato Vallanzasca, ex boss della Comasina, sta male, come affermano i suoi legali.

Renato Vallanzasca
Renato Vallanzasca – IMilanesi.it

Questa mattina, al Tribunale di Milano, la sua difesa ha richiesto ufficialmente una perizia medico-legale per l’assistito, che sta scontando 4 ergastoli al carcere di Bollate.

La richiesta arriva proprio in occasione di quest’udienza, per verificare l’effettiva capacità di stare in giudizio di Vallanzasca.

A quanto pare, l’uomo sarebbe molto provato dall’isolamento che sta vivendo, aggravato ancora di più dopo la decisione del pm Adriana Blasco, resa nota in un atto in cui si ricalcolano le pene per il pluricriminale.

L’udienza di oggi, tenuta dal giudice Ilaria Simi De Burgis, ha permesso così ai legali di Renato Vallanzasca di far notare la precaria salute del proprio assistito.

L’uomo, 72 anni, sarebbe provato dalla reclusione, sia fisicamente che mentalmente dopo 50 anni di carcere e a volte, secondo la difesa, appare un po’ spaesato.

Ora, il giudice dovrà decidere se accettare la richiesta di perizia medico-legale avanzata, decisione che delibererà durante la prossima udienza di marzo.

Chi è Renato Vallanzasca

Renato Costantini Vallanzasca è uno dei criminali più efferati della storia d’Italia, arrivato sulle pagine di cronaca a partire dagli anni ’70.

Già in giovanissima età ha i suoi primi guai con la giustizia: a soli 8 anni, infatti, libera diversi animali di un circo nelle vicinanze di casa sua. Venne prelevato dalla polizia, portato al carcere minorile di Beccaria.

Proprio qui, al carcere di Giambellino, forma la sua prima piccola gang di delinquenti e le testimonianze dicono che, nonostante la giovanissima età, sembrava già un criminale formato.

Grazie a furti e rapine, Vallanzasca accumula ricchezze e oggetti di valore, che ostenta con uno stile di vita oltre i limiti. Venne, in quegli anni, soprannominato “il bel René”, affascinante e avvenente, ma che sotto nascondeva un animo criminale.

Dopo anni di guai con la giustizia, Vallanzasca diventa capo della banda della Comasina, che ha comandato per circa vent’anni, una della bande milanesi più efferate che seminò il panico per le strade di Milano.

La banda della Comasina è diventata negli anni uno dei più potenti gruppi criminali presenti in Lombardia in quegli anni, che si contrappose a una altra gang, la banda di Francis Turatello.

L’uomo è stato autore di efferati omicidi, evasioni, rapine a mano a armata e sequestri di persona: tutti crimini per cui è stato condannato a 4 ergastoli e a 295 anni di prigione.

 

 

 

 

 

 

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