Alfredo Cospito rimane in regime di carcere duro nonostante lo sciopero della fame iniziato da oltre quattro mesi
La vita di Alfredo Cospito è costellata di atti violenti che lo vedono, ancora oggi, chiuso in un carcere di massima sicurezza. Si trova in regime di 41bis dal 2022 in Sardegna a causa dei tanti messaggi spediti ai suoi compagni anarchici. Li esortava a continuare la lotta contro il potere in ogni modo possibile, utilizzando ogni mezzo violento a loro disposizione.
Da tempo Cospito protestava proprio contro il 41bis. Per farsi ascoltare ha iniziato da quattro mesi lo sciopero della fame pensando che, forse, avrebbe potuto ottenere qualcosa. La Corte di Cassazione ha, però, respinto la richiesta della difesa, mantenendo il prigioniero in regime di carcere duro.
Fuori dal Palazzaccio, presidiato con un’ ingente presenza di forze dell’ordine, i simpatizzanti anarchici di Cospito non hanno fatto attendere le loro rimostranze. Lo stesso Cospito non ha fatto attendere la sua risposta. Spera che qualcuno dei suoi continuerà la lotta dopo la sua morte che, secondo lui, arriverà molto presto.
La decisione della Corte di Cassazione lascia Cospito ancora con il 41bis
Presente anche il suo avvocato Flavio Rossi Albertini che ha espresso il suo parere legale sulla decisione della Corte definendola come una sconfitta del diritto. Per il momento il detenuto si trova ancora all’ospedale milanese San Paolo, nel reparto penitenziario. Qui, pur continuando lo sciopero della fame, aveva assunto degli integratori che gli permettessero di rimanere lucido in attesa della decisione.
Il Pg della Casazione Piero Gaeta, a febbraio aveva depositato una requisitoria in cui sottolineave il fatto che, forse, il passato di Cospito non era una ragione sufficiente per mantenerlo in regime di carcere duro. Per mantenere questo status, infatti, è necessario provare un suo possibile legame attuale con il mondo anarchico-insurrezionalista.
Ma i giudici dell Prima sezione penale guuidati da Angela Tardio hanno ribadito la necessità del 41bis. Hanno ritenuto Cospito, così come il Tribunale di Sorveglianza di Roma, ancora un probabile pericolo se lasciato, anche se in carcere, in regime ordinario. In questo modo avrebbe potuto riprendere le redini di leader nell’ambito dei suoi gruppi.
I prossimi passi per tutelare la salute di Cospito
Ora Cospito si trova ancora a Milano e sempre in regime di 41bis, ma bisognerà trovare una soluzione in tempi brevi. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, insieme al Comitato di Bioetica dovranno intervenire in qualche modo. Potrebbero arrivare a decidere per la nutrizione forzata in caso le condizioni di Cospito dovessero peggiorare.
Nell’attesa il mondo politico ha espresso i propri pareri discordanti. Il Vice premier Matteo Salvini, infatti, ha esultato alla decisione della Cassazione, mentre Alleanza Verdi e Sinistra ha fatto sapere che ritiene la decisione piuttosto dura e attende le motivazioni che hanno porato i giudici a lasciare Cospito in regime di carcere duro.