In alcuni casi si può richiedere il rimborso bollo auto, che consente di riavere indietro una somma non banale.
Tutti gli automobilisti sanno bene che mantenere un’auto significa anche dover provvedere ad una serie di spese. Prima di tutto bisogna curare nel dettaglio la manutenzione della vettura, in modo tale da guidare sempre in sicurezza e senza andare incontro a rischi e pericoli. Il proprietario deve poi provvedere alla revisione del mezzo, che va eseguita ogni due anni (il primo controllo va invece fatto 4 anni dopo la prima immatricolazione); inoltre è necessario anche essere in regola con l’assicurazione auto, che in base a quanto stabilito dalla compagnia può essere anche temporanea.
Rimborso bollo auto, quando è possibile: tutti i chiarimenti
Infine, il proprietario è chiamato a pagare anche una tassa automobilistica nota a tutti come bollo auto. Si tratta di un tributo a favore della Regione in cui si risiede, che va regolarmente versato per tutti gli autoveicoli e i motoveicoli. Il bollo auto va pagato tutti gli anni, in genere nel mese successivo alla data di immatricolazione dell’automobile. Il pagamento del bollo auto è obbligatorio, a prescindere da quanto è effettivamente usato il veicolo. Tuttavia ci sono dei casi in cui può scattare l’esenzione dal bollo auto.
Tanto per fare un esempio, in alcune regioni questa tassa automobilistica non riguarda i veicoli che hanno più di 30 anni (ma se circolano ancora si deve pagare una tassa di circa 25 euro). Ma è possibile richiedere un rimborso del bollo auto? Ci sono delle situazioni specifiche che consentono di usufruire di questa modalità?
La risposta è sì, il bollo auto può essere rimborsato, ma solo in tre regioni e in altri due territori. In tutte le altre regioni il rimborso può avvenire solo se la demolizione del mezzo risale ad un periodo antecedente a quello relativo all’imposta da pagare. Diverso il discorso per Piemonte, Lombardia, Veneto, provincia autonoma di Bolzano e provincia autonoma di Trento. In tutti questi luoghi, infatti, il bollo auto può essere rimborsato se è soddisfatta una precisa condizione.
Le differenze tra le varie regioni
Il rimborso, infatti, scatta quando il veicolo viene rottamato durante l’anno, dopo aver provveduto a pagare la tassa automobilistica. Per fare un esempio, se il proprietario rottama il mezzo tre mesi dopo aver pagato il bollo potrà richiedere il rimborso pari a nove dodicesimi dell’intero importo versato. Tuttavia, in Piemonte le regole sono diverse rispetto alla Lombardia. Nella regione piemontese, infatti, il rimborso avviene solo se il proprietario non ha potuto usare il mezzo per un minimo di 4 mesi. Pertanto, dal giorno della demolizione il titolare dovrà aspettare 4 mesi per avanzare la richiesta di rimborso.
In Lombardia, invece, niente rimborso se la demolizione avviene nell’ultimo mese in cui il bollo auto è valido. I regolamenti del Veneto e delle due province autonome sono invece molto meno restrittivi. Tutto ciò che devono fare i proprietari dei mezzi è compilare una domanda a carta libera e presentarla presso la sede dell’ACI per ottenere il rimborso del bollo auto.