Ripresa delle attività ospedaliere a Legnano

Ripresa delle attività ospedaliere: i dati riguardo Legnano ci dicono come già a partire dal 2021 si sia verificata una netta ripresa, per quanto concerne le attività di genere ospedaliero. Ma tuttora risultano alquanto distanti dai livelli pre-pandemici.

Ripresa delle attività ospedaliere
Ripresa delle attività ospedaliere-Imilanesi.it

 Facendo un paragone con l’anno 2020, quello del 2021 certamente si è caratterizzato per una forma di ripresa di tutto ciò che c’è dietro ai lavori in ambito ospedaliero. Questo si evince dai risultati di un’indagine che sarà presentata nelle prossime righe e che metterà in rilievo diversi dati al fine di capire la situazione delle attività ospedaliere in relazione a vari aspetti. Ma soprattutto si parlerà di Legnano.

Ripresa delle attività ospedaliere: la situazione attuale 

In riferimento alla struttura ospedaliera presente nella città di Legnano, rappresenta esattamente la nona in territorio italiano per il quantitativo di interventi. In ogni caso e nonostante le forme attuali di miglioramento sotto tanti punti di vista, non si riesce a raggiungere quel livello che c’era prima della pandemia.

Inoltre è avvenuto un recupero anche in relazione al bypass aorto-coronarico isolato, ma soltanto in una modalità parziale.

In relazione all’argomento in questione, si è provveduto quindi a svolgere un’apposita indagine durante l’anno del 2021. Ciò in seguito al pesante rallentamento sopraggiunto a causa dell’emergenza da Covid-19. In base a quanto si è potuto appurare grazie a tale controllo, si è registrato un chiaro incremento di tutte le attività lavorative che si svolgono in un ospedale.

Malgrado gli sforzi di tutti coloro che vi lavorano, però, le condizioni attuali di certo non si mostrano identiche a quelle presenti in queste strutture prima che avvenisse la pandemia.

Ma cosa è uscito fuori dagli esami fatti a tal proposito? Vediamolo successivamente.

I risultati della ricerca eseguita da Doveecomemicuro.it

Se ci si basa sui dati raccolti da questa particolare ricerca, si deve tener conto che l’ospedale civile di Legnano risulta al nono posto, grazie ai suoi 236 casi nonché ricoveri nei reparti ospedalieri. Questo rispetto al punto di riferimento fondato sull’assistenza di tipo ospedaliero dell’anno 2021, contro i dati correlati all’anno 2020.

Il bypass aorto-coronarico isolato aveva visto diminuire nell’anno 2020 le strutture italiane, da 20 a 10: ecco perché si parla anche di un valore minimo equivalente a 200 interventi all’anno.

In riferimento al 2021 si inizia a riscontrare un recupero ma ancora in forma incompleta. Quindi quelle strutture definite come rispettose s’innalzano da 10 a 15.

Se si parla di vetta, non si può non  citare chi si trova al primo posto che è stato assegnato al Policlinico Gemelli presente nella capitale e il secondo posto dato al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.

Policlinico Gemelli
Policlinico Gemelli-Imilanesi.it

Mentre per quanto riguarda il terzo posto, corrisponde al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ra).

La ripresa avvenuta nel 2021: le parole di una professoressa

Quando anche in Italia si son verificati i primi casi di Covid col conseguente periodo estremamente difficile, dovuto alle chiusure e ai contagi diventati sempre più elevati, è avvenuto un consistente rallentamento causato appunto da questa situazione.

Poi durante il 2021 si è attuata una considerevole ripresa, visto che rispetto all’anno precedente si è riscontrata una registrazione di 500mila ricoveri in aggiunta.

Intanto, però, la diminuzione dell’attività sta continuando a perdurare e ancora non si sa quando si riuscirà a uscire completamente da tutto questo. Come si può notare, gli strascichi provocati dalla pandemia sono di proporzioni enormi e stentano a rientrare del tutto.

I ricoveri che mancano rispetto all’anno 2019, sono tuttora ancora circa un milione e 200mila.

Dunque la forma di recupero parziale concerne primariamente quei ricoveri di tipo programmato. Questi ultimi nel 2020 erano diminuiti di un quarto, ma resta comunque uno scostamento equivalente a un -16 rispetto al 2019.

Le strutture sanitarie, per risultare in linea con quanto deciso dal Decreto Ministeriale del 2015, devono raggiungere dei volumi minimi per quanto concerne l’attività.

Nel corso del 2020 le operazioni di bypass aorto-coronarico isolato erano calati con una percentuale corrispondente al 24%, rispetto al valore atteso.

Mentre in riferimento al 2021, si è registrato un limitato recupero del gap, con un distacco dal trend posto intorno al 14%. Questo basato su un quantitativo di ricoveri in meno corrispondente per l’esattezza a 1.900.

A tal proposito si è espressa Elena Azzolini che ha detto testuali parole:

“Nel 2021 si assiste a un parziale recupero anche se in molti casi i livelli prepandemici non vengono ancora raggiunti”.

Si spera dunque in una totale ripresa da attuare il prima possibile.

 

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