Rissa tra adolescenti in via Ripamonti, 3 feriti

Da una rissa che ha coinvolto circa 8 adolescenti in via Ripamonti sono rimaste ferite 3 persone, curate all’ospedale San Paolo.

Rissa tra adolescenti
Rissa tra adolescenti-iMilanesi.Nanopress.it

Un incontro pianificato in strada per risolvere e porre fine alle offese continue. Gli animi si sono scaldati in pochi secondi, con parole grosse che sono volate da più parti.

L’alterco è poi sfociato in colpi di arma da fuoco ed è stato necessario l’intervento dei medici dell’ospedale.

Martedì pomeriggio è scoppiata a Milano una rissa tra dodici ragazze di 14 anni che frequentano la medesima scuola.

Rissa tra adolescenti

Intorno alle 18:30 è scattato l’allarme in seguito alla notizia di una zuffa che si stava verificando in fondo a via Ripamonti.

Sul posto sono giunti gli agenti di polizia che hanno trovato una ragazzina, insieme a un’amica coetanea e una terza minorenne, accusata di essere la “capetta” del gruppo che aveva vessato la sua compagna di classe.

La ragazzina ha riferito di essere stata vittima di bullismo in classe. Era presente anche la madre di una delle studentesse, una donna di 40 anni che aveva accompagnato la figlia all’incontro da lei richiesto.

La ricostruzione dei fatti

Gli agenti di polizia, ascoltando i testimoni, sono riusciti a ricostruire che la giovane di 14 anni, vittima di bullismo, aveva proposto di incontrare l’altra ragazza di persona con la speranza di porre fine agli insulti.

Forze dell'ordine
Forze dell’ordine-iMilanesi.Nanopress.it

Tuttavia, all’appuntamento, la presunta bulla si era presentata con almeno sei o sette compagne di scuola, mentre la ragazzina bullizzata era accompagnata soltanto da un’amica e dalla madre.

In poco tempo, la situazione è iniziata a degenerare e sono iniziati a volare schiaffi e pugni tra i due gruppi, che hanno coinvolto anche la madre della vittima.

Alla fine, la studentessa sottoposta a bullismo e la sua amica sono state condotte all’ospedale San Paolo in codice verde, il medesimo pronto soccorso in cui la presunta “leader” dei bulli è stata portata.

Quest’ultima, poi, ha firmato e ha lasciato la struttura. Un episodio che deve far riflettere su quanto stia diventando pericoloso il bullismo in sé.

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