Sala, a Milano servono un piano parcheggi e meno auto

Il sindaco Sala si è espresso in merito alla carenza di parcheggi a Milano, parlando di un nuovo piano urbano e invitando i milanesi a usare meno l’auto.

Parcheggi tutti occupati
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Milano ha urgente bisogno di parcheggio, e il sindaco Beppe Sala ha proposto un “tavolo” per affrontare questo problema.

Allo stesso tempo, esorta i cittadini a rinunciare alle loro auto. La discussione è stata innescata da un botta e risposta tra il sindaco e Assimpredil Ance, associazione di costruttori edili.

Il loro presidente, Regina De Albertis, ha stimato che la città è a corto di 89.000 posti auto.

Il sindaco Sala ha suggerito un tavolo di confronto tra le parti interessate per risolvere la questione, sottolineando di non sostenere alcuna “crociata anti-auto“.

Spera invece di convincere i milanesi che possono fare a meno dei mezzi personali.

Piano parcheggi per recuperare 90.000 posti auto

Assimpredil Ance ha condotto un’indagine sulla necessità di parcheggi a Milano, rilevando una carenza di quasi 90.000 posti auto diurni e 34.500 notturni.

Queste informazioni sono state prese in considerazione durante la stesura di un nuovo Piano Urbano dei Parcheggi.

L’associazione ha inoltre evidenziato la perdita di molti posti auto stradali a causa della decisione dell’amministrazione precedente e attuale di privilegiare la creazione di piste ciclabili, giardini e aree pedonali.

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Per affrontare questo problema, l’associazione suggerisce di identificare le aree con la necessità più urgente di parcheggio, consentendo agli operatori di proporre soluzioni nuove e sostenibili.

Affinché ciò sia possibile, è necessario un rapporto più forte tra il settore pubblico e quello privato.

Conflitti nella maggioranza inevitabili

Il Sindaco ha risposto alle richieste di un piano parcheggi riconoscendone la necessità, ma sottolineando l’importanza di ridurre il numero di auto sulla strada.

Ha proposto una soluzione immediata e pratica ed ha espresso il desiderio di recuperare spazio utilizzando i 600.000 posti auto esistenti in città, affrontando il tema della sosta selvaggia.

Il sindaco ha inoltre suggerito di iniziare con i parcheggi vicini e di promuovere invece il trasporto pubblico, ma anche di rigenerare le strutture esistenti invece di crearne di nuove, sotterranee, che possono essere difficili e ostruttive. L’obiettivo è liberare spazio senza invadere altre aree.

Il sindaco si trova nel bel mezzo di conflitti prevedibili, indipendentemente dal percorso che sceglie di intraprendere.

Nonostante la sua riluttanza a intraprendere una “crociata anti-auto”, i suoi consiglieri hanno recentemente spinto per tali misure, costringendolo a frenare.

Questo conflitto è esemplificato da recenti iniziative come l’introduzione di un limite di velocità in tutta la città di 30 km/h e la programmazione di domeniche di camminata educative, anche in assenza di picchi di inquinamento atmosferico.

Sebbene lodate dai membri del consiglio, tali idee sono state declassate o addirittura respinte dal sindaco, esponendo una divergenza di opinioni all’interno della maggioranza municipale.

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