La manovra che rendeva l’Area C di Milano a pagamento era attesa per l’inizio del nuovo anno, ma sembra che il tutto sia stato rimandato.
La modifica dovrà passare al vaglio del consiglio comunale di Milano e farà parte del Piano di governo del traffico urbano del comune, che dovrebbe concludere il Pgtu nei prossimi mesi.
Era attesa per l’inizio del 2024, ma – almeno per il momento – nulla è ancora pronto per l’attivazione della Ztl a pagamento dell’Area C a Milano. I presupposti per l’attivazione sono il passaggio al Consiglio comunale e l’inserimento nel nuovo Piano di governo del traffico urbano. Arianna Censi, assessora alla Mobilità di Milano, ha spiegato che l’amministrazione è al lavoro per organizzare l’avvio della Ztl, che quindi rimarrà gratuita nei week-end almeno fino al prossimo settembre.
Come riferisce La Repubblica, nel Pgtu sarà stilato anche il piano parcheggi, altra annosa questione per Palazzo Marino, di cui si discute ormai da molto tempo. L’unica novità degli ultimi tempi è stato l’aumento del costo del biglietto d’ingresso in Area C, che è passato da 5 a 7,50 euro.
Per quanto riguarda la tariffa da versare per l’ingresso nel fine settimana, saranno esclusi i residenti, che potranno accedere alla zona a traffico limitato senza dover pagare il biglietto. Con l’arrivo dell’autunno, potrebbero arrivare anche più ingressi annuali gratuiti per i residenti della zona. Il numero degli accessi gratuiti dovrebbe salire a 50, quindi 10 in più rispetto a quelli già consentiti al momento.
La decisione di rendere l’accesso a pagamento nel week-end deriva da tutta una serie di monitoraggi della viabilità nel capoluogo lombardo. Stando a quanto rilevato, infatti, nel fine settimana non ci sarebbe un calo degli ingressi rispetto ai giorni feriali, considerando che al momento – nell’area a traffico limitato – entrano tra gli 80 e i 100mila veicoli al dì. L’aumento delle tariffe e l’introduzione del biglietto d’ingresso anche per il sabato e la domenica hanno come obiettivo quello di incentivare la mobilità sostenibile, disincentivando l’utilizzo dell’auto. La maggioranza del Consiglio comunale non ha posto alcuna obiezione. Discorso diverso invece arriverà dall’opposizione di centrodestra, da sempre contraria alla limitazione per la circolazione delle auto.
Intanto, dal primo ottobre sono previsti ulteriori divieti. In particolare scatterà lo stop per la circolazione per i veicoli euro 6 diesel A-B-C (acquistati dal 1° gennaio 2019) e per gli euro 3 benzina. Se Palazzo Marino non deciderà per un rinvio, da ottobre sarà dunque limitato l’ingresso delle auto per l’Area C.
Dal 30 giugno inoltre non potranno più circolare nelle zone a traffico limitato i veicoli diesel Euro 5 (inclusi auto a noleggio con conducente e taxi). L’estate porterà anche all’introduzione del nuovo piano parcheggi. Ci saranno nuovi box per limitare il numero di auto parcheggiate in strada. La questione però è tutt’altro che risolta, visto che nel capoluogo meneghino mancherebbero 89mila posti auto.
Per risolvere il dilemma, Palazzo Marino potrebbe valutare di riutilizzare delle aree dismesse per adibirle a parcheggi.