Ci sono importanti novità riguardo il responsabile dei furti a Milano e il suo futuro. Tutte le novità del caso.
Il protagonista di tali fatti violenti, ovvero un ragazzino del Marocco, sembra non essere più imputabile per una questione anagrafica. Bilal è stato scarcerato, dunque.
Il caso di Bilal: le novità a tal proposito
Come abbiamo accennato poco fa, il responsabile dei furti e delle rapine avvenuto nei pressi della stazione centrale di Milano è stato messo in libertà per una questione di età.
Bilal, il ragazzo in questione, era stato dunque messo in carcere, ma per ovvi motivi è stato in seguito scarcerato dal Cpa di Torino. Secondo la perizia fatta, si è appurato che il ragazzo non ha nemmeno 14 anni e per questo è stato trasferito dal centro per la giustizia minorile a una comunità.
Questo è quanto ha stabilito il gip del Tribunale per i minorenni di Milano a seguito degli ultimi accertamenti fatti a livello medico legale che hanno appurato come non ci siano prove certe del fatto che il ragazzo abbia compiuto 14 anni e che quindi sia da imputare.
Proprio per questo Bilal è uscito dal carcere, poiché la soglia anagrafica minima per essere imputati è di 14 anni.
Cosa era successo prima
Eppure il ragazzino era stato fermato diverse volte in pochi giorni, senza però essere arrestato poiché secondo le indagini, aveva solo 12 anni. Almeno all’inizio si pensava questo.
In seguito però il ragazzo è stato arrestato poiché secondo altri accertamenti si è appurato che avesse 14 anni. E quindi a livello anagrafico era imputabile.Le cose successivamente sono cambiate nuovamente: poiché è stato stabilito che il ragazzo non ha nemmeno 14 anni, il gip il 22 Ottobre ha accettato la richiesta della procura dei Minori e ha disposto la misura cautelare. Ma chi è Bilal?
Facciamo un passo indietro ora però: abbiamo parlato della situazione di Bilal, senza capire chi sia lui.
Chi è Bilal?
Bilal è un ragazzo magro, alto circa 1.65 ed è scappato dalla sua terra a circa 9 anni per andare in Francia, Spagna e Germania fino ad arrivare poi a Milano. Il ragazzo è fuggito da ogni comunità in cui era stato collocato dopo le sue varie rapine fino ad arrivare alla sua ultima rapina.
Insomma parliamo sicuramente di un ragazzo dalle problematiche importanti che merita di essere aiutato.
A giorni il giudice tornerà sul suo caso anche sulla base delle indagini effettuate dal laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano. Intanto la speranza di tutti noi è solo una: che il ragazzo non fugga nuovamente dalla comunità in cui si trova, proprio come ha fatto in passato.