Sciopero dei treni, quello della giornata di oggi giovedì 13 luglio 2023 è stato confermato, ma non per l’orario proclamato all’inizio. L’agitazione infatti avrà la durata di soltanto mezza giornata. Per cui inizierà alle ore 3:00 del mattino e terminerà alle ore 15:00 del giorno stesso.
A parlare della situazione è il ministro Matteo Salvini, che ha annunciato la riduzione della durata dello sciopero dei treni nella giornata di giovedì dopo l’ennesima fumata nera ottenuta al Ministero.
Nonostante gli incontri che si sono verificati in questi giorni, non è stata presa alcuna decisione in merito alle lamentele dei lavoratori, di conseguenza nulla è cambiato. L’imposizione del dimezzamento della protesta ovviamente è stata contestata dai sindacati, che definiscono la presa di posizione di Salvini sbagliata e illegittima.
I sindacati avevano comunicato lo sciopero già da tempo, ecco perché non accettano la presa di posizione del Ministro Salvini
L’astensione dei lavoratori era stata comunicata in largo anticipo dai sindacati e dai conducenti dei treni oltre che da tutti gli altri lavoratori già diverse settimane fa. Lo sciopero per loro scelta sarebbe dovuto iniziare alle ore 3:00 del mattino di giovedì e terminare poi alle ore 2:00 della giornata di venerdì.
Invece a seguito della presa di posizione dei ministri, è iniziato all’orario pattuito ma finirà alle ore 15:00 di oggi pomeriggio. Matteo Salvini durante le riunioni con i sindacati ha messo sul tavolo la possibilità di trovare un accordo e quindi di trovarsi a metà strada. Purtroppo però si è verificata una terribile fumata nera che forse il ministro non si aspettava. Per questo alla fine gli orari dello sciopero sono cambiati.
Lo sciopero è in atto, ma con orari diversi. Ecco perché gli operatori stanno incrociando le braccia da mesi
Di conseguenza Trenitalia e Italo, accompagnati dalle sigle sindacali, potranno scioperare oggi ma non per 24 ore. Potranno farlo soltanto per 12 ore, dalle 3:00 di notte alle 15:00 di giovedì 13 luglio. In queste fasce orarie, chi è solito spostarsi con i mezzi dovrà trovare delle valide alternative per non rimanere a piedi e non avere disagi di alcun tipo.
Quel che è chiaro ed evidente è che le aziende proseguiranno ad oltranza il loro sciopero, fin quando gli operatori non riusciranno ad ottenere ciò per cui lottano. Ovvero riduzione degli orari di lavoro, ferie, riposo e tutto ciò che ha a che fare con il lavoro sicuro. In particolare gli operatori degli autobus lamentano la mancata dotazione di strumenti di sicurezza. Poi richiedono l’inibizione della porta anteriore per la discesa e la salita dei passeggeri, cosa che spesso rende i viaggi pericolosi.