Scoperto ad Assago un traffico illegale di gattini

Nel parcheggio di un centro commerciale ad Assago si vendevano gattini illegalmente tramite messaggi sui social

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Gattini-Imilanesi.it

Le forze dell’ordine hanno scoperto un traffico di cuccioli di gatti, che avveniva nei pressi del parcheggio di un centro commerciale. Sono intervenute le guardie zoofile di Anpana ed hanno sequestrato 18 felini, che erano stati prenotati precedentemente attraverso i social. Con le indagini, gli agenti sono arrivati ad intercettare un commercio illegale di animali che arrivavano da zone vicino alla capitale.

La loro destinazione era il un parcheggio P3 del centro commerciale Milanofiori. Da qui i venditori li smistavano e li consegnavano ai vari acquirenti. Gli acquisti erano già avvenuti per una cifra tra i 70 e gli 80 euro ciascuno. Si trattava di un traffico illegale di gattini nati da pochi mesi. I piccoli, infatti, non avevano il chip di riconoscimento e non erano vaccinati.

Le attività di sorveglianza della polizia sono iniziate mesi prima sotto la guida ed il coordinamento dell’ispettore della sezione di Anpana, Andrea Fontanella. Le intercettazioni hanno avuto inizio su un social, nello specifico da pagine che postavano foto di gatti randagi provenienti da Latina nel Lazio. La vetrina serviva per cercare una famiglia adottiva.

Vendita illegali di cuccioli di gatto

Quando qualcuno si faceva avanti perché interessato, postava un messaggio su messanger. Qui i venditori spiegavano tutta la procedura che riguardava tanto la consegna quanto il pagamento. Quest’ultimo avveniva o tramite bonifico o anche in contanti al momento del ritiro. Naturalmente tutto in nero senza fatturazione.

Secondo la dichiarazione rilasciata da una guardia zoofila, Lucia Galeone, questa staffetta era iniziata molto tempo prima, forse anche da anni. Al momento giusto il blitz è avvenuto con l’appoggio e l’ausilio della polizia locale di Assago.I commercianti sono stati avvicinati attraverso una finta adozione inscenata dagli investigatori, e confermata per il 19 sempre presso il solito P3.

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Sul posto sono arrivati poliziotti in borghese e due auto civetta, ma non avevano trovato nessuno. Probabilmente i malviventi avevano avuto un qualche sentore, per cui avevano deciso di andare in un altro parcheggio. Fortunatamente i militari hanno notato un’acquirente e dopo averla seguita l’hanno fermata ed interrogata.

Così sono arrivati al nuovo punto di incontro e sono intervenuti fermando due staffettiste. La Legge punisce il commercio illegale di animali. Ci sono state norme di adeguamento che hanno introdotto il reato penale di traffico di animali da compagnia e la perseguibilità della loro introduzione illecita.

Traffico illecito di animali è un reato penale

Era una nuova fattispecie di reato penale punito con la reclusione da tre mesi ad un anno e con la multa da 3.000 euro a 15.000. Il traffico illecito per la legge è un’attività svolta al fine di procurare a se’o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, che ha per oggetto l’introduzione nel territorio nazionale animali da compagnia privi di sistemi per l’identificazione.

Tali norme hanno anche stabilito pene più elevate per l’uccisione ed il maltrattamento degli animali. Il codice penale prevede rispettivamente per il primo reato la reclusione da quattro mesi a due anni. E per il secondo la reclusione innalzata da tre a diciotto mesi o la sanzione innalzata da 5.000 a 30.000 euro.

La legge 4 novembre 2010, n. 201 è entrata in vigore il 4 dicembre 2010, come ratifica ed esecuzione anche della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987.

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