Sebastiano Maggi muore a 16 anni

Sebastiano Maggi, un giovane di soli 16 anni, nato a Piacenza, è morto in giovane età all’improvviso, dopo qualche malore accusato nei giorni scorsi.

Sebastiano Maggi
Sebastiano Maggi- iMilanesi.Nanopress.it

A seguito dell’ultimo malore è stato trasportato d’urgenza a Milano, dove poi è spirato lasciando tutti sconvolti.

Rassegnarsi e accettare la scomparsa del 16 enne sarà veramente difficile per la famiglia, per i conoscenti, per chi aveva avuto modo di incontrarlo. La vicenda ha davvero dell’assurdo.

 Chi era Sebastiano e cosa è successo, cosa ha causato la sua morte

Sebastiano Maggi, era originario di Castell’Arquato in provincia di Piacenza. Il giovane aveva sempre goduto di ottima salute. Qualche giorno fa aveva iniziato a stare male ma nulla di realmente preoccupante. Ieri a seguito dell’ultimo  malore è stato trasportato d’urgenza a Milano, dove purtroppo è  deceduto soltanto poche ore dopo.  

Sebastiano
Sebastiano- iMilanesi.Nanopress.it

Secondo i primi accertamenti medici, il 16 enne aveva contratto un’infezione che poi si è rivelata per lui fatale. Per il momento non c’è alcuna certezza, per questo proseguono i controlli volti a capire quale sia stata la patologia in grado di strapparlo alla vita e quindi  all’affetto dei cari in questo modo.  

 Gli organi del giovane 16enne saranno donati

Sotto decisione della sua famiglia gli organi del 16 enne saranno donati anche se il Centro trapianti ha deciso di aspettare prima di tutto l’arrivo  dell’esito degli accertamenti sulle cause di morte. 

Sebastiano avrebbe dovuto  iniziare il terzo anno al liceo classico. Davvero tanto è il coloro che la sua scomparsa ha causato al papà Ettore, alla mamma Lara, che lavora come medico all’ospedale di Piacenza e alla sorella Virginia. Nessuno avrebbe mai potuto pensare o immaginare un simile finale.  

Le parole del sindaco Bersani

Il sindaco di Castell’Arquato Giuseppe Bersani ha dichiarato «La comunità si stringe attorno alla famiglia, ci sarà un momento di partecipazione che vuole essere di vicinanza a questi genitori che hanno perso un figlio e a sua sorella, che ha perso il fratello”. Poi ha aggiunto che quando accadono queste cose, a vacillare prima di tutto sono le certezze che tutti noi abbiamo. 

 Una settimana fa il ragazzo era insieme alla famiglia e molti altri amici e conoscenti della parrocchia di Morfasso e dintorni sul Monte Menegosa per un’escursione tra amanti delle montagne. Insieme a loro anche il vescovo di Piacenza-Bobbio. Chi ha avuto modo di conoscerlo in quest’avventura oggi lo descrive come un giovane allegro e spensierato, sempre con il sorriso sulle labbra. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che soltanto qualche giorno dopo sarebbe iniziato per lui il calvario della morte. 

 

 

 

 

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