Sfortunate queste categorie che dovranno restituire indietro tutti i soldi all’INPS

In arrivo una brutta notizia per alcune famiglie che hanno preso soldi che non dovevano percepire. Scopriamo chi dovrà tornare indietro i soldi all’Inps e per quale motivo.

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INPS, dovranno restituire i soldi – Imilanesi.Nanopress.it

Potrebbero esserci brutte prospettive per alcune famiglie che hanno percepito l’assegno unico. Infatti, a breve l’Inps potrebbe chiedere indietro i soldi che hanno ricevuto. La restituzione dovrebbe riguardare i soldi percepiti dal 2023, ma si tratta di somme che alle famiglie sono state assegnate nel 2022 senza averne diritto. Ma in cosa consiste esattamente l’assegno unico? E chi potrà essere costretto a restituirlo? Quali sono i motivi di questa eventuale restituzione?

In cosa consiste l’assegno unico

Il governo ha approvato una misura di supporto economico per le famiglie che prende il nome di assegno unico. Questo aiuto è stato istituito al posto dei tradizionali assegni familiari, ma rispetto a questi è più alto. L’assegno è destinato ad aiutare le famiglie in difficoltà che hanno figli e l’importo viene erogato in base a quanti figli ci sono a carico.

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Il requisito più importante di cui viene tenuto per erogare l’importo è l’Isee. La misura prevede che in presenza di un Isee basso si possono percepire fino ad un massimo di 175 euro mensili per i figli minorenni. Nel caso non vi è Isee, viene invece riconosciuto l’importo minimo che è di 50 euro per figlio minorenne.

L’assegno viene erogato fino a quando i figli compiono 21 anni, ovviamente sempre tenendo conto dei requisiti. Tuttavia, pare che nel 2022 ci siano stati dei problemi nell’assegnazione dell’assegno, e l’Inps potrebbe chiedere delle somme indietro ad alcune famiglie.

Chi dovrà restituire l’assegno unico assegnato nel 2022

Assegnato a partire dal mese di marzo del 2022, l’assegno unico per le famiglie ha costituito un’entrata importante per molti nuclei familiari. Infatti, è stato determinante per consentire a tanti di far fronte alle spese giornaliere con maggiore serenità.

Pensionata
Pensionata – imilanesi.nanopress.it

Tuttavia, pare che ci sia stato qualche intoppo che costringerà probabilmente l’Inps a richiedere indietro alcune somme percepite. Pare infatti che a partire dal mese di novembre del 2022, a coloro il cui nucleo familiare è formato da un unico genitore, è stato decurtato l’importo mensile extra corrisposto oltre all’assegno unico.

Questo importo extra spetta se tutti e due i genitori lavorano e hanno quindi un reddito. L’Inps ha attribuito questa maggiorazione in previsione del fatto che, se i due genitori lavorano entrambi, devono per forza chiamare una baby sitter per badare ai figli.

Invece, la maggiorazione per le famiglie con un solo genitore non è stata specificata, per cui, chi l’ha richiesta, l’ha ottenuta. Per questo motivo, se l’Inps dovesse considerare questo cavillo valido per riavere i soldi indietro, potrebbe richiederli.

A quanto ammonta l’importo da restituire?

Come stabilito nel decreto legislativo n. 230/2021, e nello specifico dall’articolo 4, comma 8, ai genitori che percepiscono entrambi reddito lavorativo, che è inferiore ai 15.000 euro al mese, spettano in più 30 euro mensili.

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Invece, per coloro che hanno un Isee di 40.000 euro non è prevista alcuna maggiorazione. Tuttavia, la maggiorazione, come stabilito nel decreto, viene attribuita alle famiglie con due genitori e non alle famiglie monogenitoriali. Per cui, se l’Inps decide di tenere fede a quanto riportato nel decreto, può richiedere indietro le somme assegnate nel 2022, visto che comunque già dal mese di ottobre scorso le somme aggiuntive non sono state più caricate sulle famiglie con un solo genitore.

Il governo Meloni non ha apportato alcuna correzione a questo paradosso creato nel decreto approvato durante il governo Draghi, per cui molte famiglie probabilmente dovranno restituire da 210 euro, somma di 7 mensilità da 30 euro, per figlio, a cifre più alte a seconda del numero dei figli. E pensare che spesso sono le famiglie monogenitoriali ad avere maggiori difficoltà economiche, quindi la restituzione sembra una vera  e propria beffa!

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