Sono in tanti ad avere il vizio del fumo e a sentire la necessità di fumare sigarette e dispositivi elettronici ovunque si trovino e in qualsiasi momento della giornata.
Se fino a qualche tempo fa, era possibile fumare in qualsiasi posto, sia all’interno delle strutture, che all’esterno, adesso non lo è più.
In Italia vige un divieto che non permette di accendere la sigaretta né tanto meno i dispositivi elettronici di un certo tipo, in alcuni luoghi e in presenza di minori. Per esempio in macchina.
A seguito di questi nuovi divieti, entro il 2040, secondo il calcolo del ministro Schillaci, in Italia ci potrebbe essere soltanto la percentuale del 5% di fumatori. Ovviamente questo finirebbe per essere un risultato più che soddisfacente.
In Italia vige una legge contro l’accensione delle sigarette in alcuni posti specifici?
Almeno per il momento non c’è una legge che vieta di fumare la sigaretta sui lidi e sulle spiagge, ma in alcuni stabilimenti sono già stati presi dei provvedimenti volti a far rispettare la regola di buona convivenza con gli altri, soprattutto in presenza di bambini.
Il divieto di fumo ha a che fare con le spiagge libere e con gli stabilimenti privati attrezzati ed è arrivato a seguito di un’ordinanza che mira a cambiare le abitudini e i vizi dei fumatori che nemmeno in spiaggia riescono a fare a meno della sigaretta.
Coloro che continueranno a fumare la sigaretta nei luoghi in cui vige il divieto degli stabilimenti privati o del comune, saranno puniti con delle sanzioni parecchio elevate.
Queste decisioni sono state prese in favore della tutela dei cittadini e della salvaguardia dell’ambiente che ha già parecchi problemi da affrontare, per esempio l’eccessiva presenza di microplastiche sia sulla terra che nel mare.
Cosa succede se non si rispettano le regole in spiaggia
Molti comuni hanno inasprito le sanzioni rivolte ai fumatori in spiaggia che non solo fumano le sigarette anche di fianco a soggetti fragili o bambini, ma poi le gettano anche in mezzo alla spiaggia andando ad inquinare l’ambiente.
Le misure varate vogliono di conseguenza ridurre la presenza dei mozziconi di sigaretta nell’ambiente che ricordiamo rimangono tra sabbia e mare per almeno 5 o 10 anni perché questo è il tempo necessario perché si decompongano.
Per il momento il divieto Nazionale non esiste, tutto sta alle regole stabilite dagli stabilimenti balneari e delle spiagge libere che vanno rispettate sia sotto l’ombrellone che sul bagnasciuga soprattutto in presenza di bambini e di donne in gravidanza che vogliono trascorrere delle ore in serenità e tranquillità al mare.
A quanto ammonta la multa se si trasgredisce il divieto
Molti sindaci italiani piuttosto che vietare la sigaretta in qualsiasi punto della spiaggia hanno deciso di vietare il fumo a 10 metri dalla battigia o fino a 200 metri dalla riva. Ovviamente è vietato dappertutto smaltire i mozziconi di sigaretta in acqua o ovunque ci si trovi.
La multa nel caso in cui si dovessero trasgredire queste regole va dai 25 ai €500 in base al comportamento sbagliato tenuto.
Se si paga la multa entro 5 giorni si ottiene uno sconto del 30% come stabilito dalla legge 98 del 2013. Il divieto, per essere in regola, deve essere segnalato con degli appositi cartelli posizionati all’ingresso dello stabilimento o della spiaggia libera.
Nel caso in cui non dovesse essere presente la cartellonistica, chi riceve la sanzione può fare ricorso subito e quindi non pagare la multa ricevuta semplicemente vincendo la contestazione.
Ecco le spiagge in cui vige il divieto di accendere in Italia
Al momento il divieto di fumo in spiaggia è presente in Sardegna nelle spiagge di Olbia, Stintino, Sassari, Cabras e in Costa Smeralda. In Sicilia a Lampedusa, Linosa e Capaci, in Puglia a Manduria e a Porto Cesareo. Nelle Marche a San Benedetto del Tronto e a Sirolo, nel Lazio a Ladispoli, Ponza, Anzio, Sperlonga, Fiumicino, Gaeta e Torvaianica.
In Abruzzo non si può più fumare ad Alba Adriatica, in Liguria ad Arenzano, Sanremo, Savona e Lerici, in Emilia Romagna nel Cesenatico, a Rimini e a Ravenna, nel Veneto a Bibione e a Chioggia.
Si specifica che Bibione è stata la prima città ad aver introdotto il divieto di fumo delle sigarette in Italia, nei suoi litorali, seguita a ruota da tutte le altre.