Nel 2023 aumenteranno le pensioni e già a partire da gennaio si riceveranno importi maggiori sul cedolino. Ecco i dettagli.
Con la recente circolare numero 135 l’INPS comunica che ha concluso la rivalutazione delle pensioni per il 2023. Vediamo gli importi definitivi delle rivalutazioni per ogni fascia e a chi spetteranno ben 313 Euro in più.
Le pensioni nel nostro paese, a che punto siamo
Nel corso dell’anno abbiamo potuto constatare come la categoria degli anziani, nel nostro paese, sia decisamente la più fragile. A causa dell’aumento dell’inflazione, dei costi esorbitanti addebitati in bolletta e del conseguente aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, sempre più pensionati si sono trovati in serie difficoltà economiche. La maggior parte dei pensionati italiani, infatti riceve la pensione minima o poco più, ed è facile comprendere quanto possa essere difficile superare il mese co poco più di 500 Euro al mese. Molti si sono trovati a dover scegliere se pagare le bollette o fare la spesa ed è una situazione che porta una grossa fetta della popolazione sulla cosiddetta soglia di povertà.
Per il 2023 però ci sono buone speranze, in quanto in seguito alla rivalutazione delle pensioni sono attesi aumenti per tutti, dalle pensioni minime a quelle per gli invalidi.
La nuova rivalutazione delle pensioni
Anche la rivalutazione elle pensioni relativa al 2023 è, come sempre, divisa in fasce a seconda del proprio reddito. Si parte della prima fascia, quella che vedrà una rivalutazione dell’85%, e che comprende le pensioni pari o inferiori a 5 volte all’importo minimo, ovvero tra i 2.100 Euro e i 2.625 Euro. C’è poi una rivalutazione del 53% per tutti coloro che percepiscano una pensione pari o inferiore 6 volte al minimo, quindi tutte quelle comprese tra i 2.626 Euro e i 3.150 Euro. Il 47 % della rivalutazione spetta alle pensioni pari o inferiori a 8 volte il minimo, ovvero un importo compreso tra i 4.201 Euro i e 5.250 Euro. Il 37% della rivalutazione è per pensioni pari o inferiori 10 volte il minimo, quindi per quelle comprese tra i 4.201 Euro e i 5.250 Euro, mentre una rivalutazione al 32% è per le pensioni superiori 10 volte il minimo, cioè oltre i 5.251 Euro al mese.
Aumento della pensione minima
Buone notizie anche per le tantissime pensioni minime. Per tutto il 2022 l’importo della pensione minima era fissato a 525,38 Euro mensili, per un totale di 6.829,94 Euro annui. Dal 2023 si avrà un amento di importo, che arriverà a 563,74 Euro mensili, per un totale annuo pari a 7.328,62 Euro.
Anche la pensione sociale vedrà dei cambiamenti in senso positivo. Per tutto il 2022 è stata pari a 386,54 Euro al mese, per un totale di 5.025 Euro annui. A partire dal 1° gennaio 2023 sarà di 414,76 Euro al mese, ovvero 5.391,88 Euro annuali. L’assegno sociale che invece ad oggi è pari a 469,03 Euro al mese, arriverà a 503,27 Euro al mese, per un complessivo annuale che va dai 6.097,39 Euro ai 6.542,51 Euro.
Chi riceverà 313 Euro sul cedolino pensionistico
Sono previste delle belle modifiche anche per colo che percepiscono le pensioni di invalidità.
Nello specifico cambieranno i redditi annui personali, che per gli invalidi totali, i sordomuti e i ciechi civili passerà da 17.050,42 euro a 17.920,00 Euro. Per gli invalidi parziali e gli invalidi minori si passerà da 5.025,02 Euro a 5.391 Euro.
Ma anche gli importi mensili cambieranno, a seconda della categoria di appartenenza. I ciechi assoluti avranno un aumento da 316,38 Euro a 339,48 Euro, mentre i ciechi parziali passeranno da 215,35 euro mensili a 217,64. Per gli invalidi e i sordomuti, invece, si arriverà a un assegno mensile pari a 313,91 Euro a differenza degli attuali 292,55 Euro.
In alcuni casi piccoli aumenti, ma che fanno la differenza e che sono comunque destinati a un maggiore incremento nel corso del tempo.