Quando si adopera la spugna per i piatti, si deve evitare di dare il via ad un processo di contaminazione in cucina, luogo destinato alla preparazione e al consumo dei cibi.
In genere la maggior parte delle persone, dedicandosi alla pulizia della spugna per i piatti pensa di aver assolto a questo compito, dopo averla lavata con acqua e detersivo.
Tuttavia sia l’acqua che il sapone non possono uccidere i batteri, che in questo caso vengono solo lavati via temporaneamente.
Spugnetta per i piatti: attenzione al cattivo odore
Secondo alcuni studi scientifici, dove sono state fatte analisi in laboratorio, si è scoperto che in diverse parti delle spugne utilizzate nella pulizia in cucina, sono presenti sia all’interno che in superficie, gli stessi microbi presenti nelle feci.
In particolare si può notare il cattivo odore emanato dalle spugne, un campanello d’allarme per la possibile presenza di microrganismi nocivi (nei casi più gravi si parla di Staphylococcus aureus, l’Escherichia coli e la Salmonella).
Si tratta di agenti patogeni che potrebbero provocare infezioni soprattutto nelle persone debilitate o immunodepresse.
Tuttavia queste cariche batteriche possono essere neutralizzate da una corretta igienizzazione, oltre che e da una una buona risposta immunitaria dell’organismo.
Anche se paradossale, proprio gli strumenti destinati all’igiene e alla pulizia di superfici di lavoro, oltre che delle stoviglie, possano recare problemi alla salute.
Le spugne possono diventare terreno di coltura ideale per germi, e batteri, per colpa dell’umidità e dei residui di cibo presenti sulle stesse.
Spugna per i piatti: come pulirla e igienizzarla
sono in molti almeno ogni settimana, in quanto lavarle non basta, per altri basterebbe farlo mensilmente, ma occorre lavarle regolarmente ma nel modo corretto.
La spugna va igienizzata adeguatamente, ma occorre sostituirle se sono usurate o danneggiate. La maggior parte delle persone non sa come pulire la spugna da cucina nel modo corretto, in realtà deve essere pulita con acqua e sapone e un igienizzante.
Prima di tutto si eliminano eventuali resti di cibo. Dopo averla accuratamente sciacquata, si prepara in una soluzione fatta con: sale, acqua calda e bicarbonato e lasciata a bagno per almeno 20 minuti.
Se si vogliono rimuovere gli odori dalle spugne da cucina, un modo più efficace è quello di lasciarle in ammollo dopo il lavaggio in una miscela ottenuta con acqua fredda (l’acqua calda tende a fissare gli odori e le macchie), sale e aceto di vino.
Se sono presenti tracce di muffa si possono aggiungere alcune gocce di tea tree oil ( una decina), oppure acqua ossigenata e acqua calda. Una volta sciacquate, strizzate si fanno asciugare all’aria.
Si potrebbe impiegare anche della candeggina, ma a parte il forte odore, questo prodotto è tossico ed anche inquinante, per cui per nulla “ecologico”.
Un lavaggio in lavastoviglie permette di igienizzarle, per farlo si dovranno inserire nel reparto delle stoviglie.
Per non rischiare contaminazioni incrociate, è consigliabile avere spugne separate, a secondo dell’uso che se ne fa, differenziandole ad esempio per colori.
Un buon modo di mantenerle in buono stato e non lasciarle sul lavandino, ma farle asciugare all’aria, meglio ancora se sotto i raggi solari.