Stava tornando a casa da lavoro ma all’ingresso del condominio trova questa scritta

Trovare all’ingresso del condominio una scritta non proprio positiva e per niente piacevole. Scopriamo quanto è accaduto.

Ingresso condominio
Ingresso condominio – Imilanesi.Nanopress.it

Un cartello a dir poco esilarante è stato trovato all’ingresso di un condominio da una persona che stava rientrando dal lavoro. Nello specifico, si trattava di un cartello che diceva ai condomini di pagare la TARI, ma era così divertente che ha fatto sorridere tutti.

Condominio
Condominio – iMilanesi.Nanopress.it

Leggi da rispettare in condominio

Chi abita in un condominio sa perfettamente che deve adeguarsi a certe regole, per rendere civile la coabitazione insieme agli altri condomini. In queste strutture vi abitano moltissimi italiani. Si tratta decisamente di una soluzione più economica rispetto ad una casa indipendente, che ovviamente costa di più anche se presa in affitto.

Per questo in tanti si accontentano e scelgono il condominio per abitare, visto che sono meno costosi delle case singole. Ovviamente ci sono degli svantaggi nell’abitare in un condominio, a cominciare dal fatto di non poter fare tutto quello che si vuole perché non è giusto disturbare gli altri.

Infatti, anche se non esiste una norma che regola l’abitare in condominio, esistono però i regolamenti che sono presenti in ciascuna struttura. Fra le regole da rispettare una delle più imperative è non arrecare disturbo oltre le 21 e fino alle 8 del giorno seguente.

Inoltre, è importante sapere che chi abita per oltre sei mesi in affitto in un appartamento in condominio una delle cose che pagare è la tassa sui rifiuti. La tassa, nota comunemente come TARI, serve per consentire al comune di provvedere ai servizi necessari per la raccolta dei rifiuti, fra cui anche il porta a porta.

Proprio riguardo alla Tari, un cartello è stato ritrovato all’ingresso di un condominio, con una nota riguardante la tassa en un altro divertente aneddoto che ha scatenato ilarità.

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La scritta sgrammaticata sulla Tari presente in condominio

Il cartello ritrovato all’ingresso di un condomino ha fatto sorridere perché era scritto con diversi errori grammaticali. Non solo, il cartello indicava anche qualcuno di essere troppo rumoroso durante l’intimità col partner.

Queste due caratteristiche inserite nel cartello lo hanno reso esilarante, tanto che i condomini non sono apparsi preoccupati, ma si sono divertiti. Di solito non si trovano cartelli di questo tipo apposti all’esterno degli edifici e quando ci sono si tratta di avvisi di vario tipo.

Nel cartello ritrovato c’è anche una frase che avvisa i condomini di pagare la Tari il primo giorno del mese. Necessaria per supportare la raccolta eseguita porta a porta.

Cosa c’era scritto nel cartello della Tari

La scritta sul cartello, ritrovata all’ingresso del condominio, è a opera di un certo signor Pasquale, che ha invitato i condomini a rispettare la puntualità nel versare la propria quota sulla tassa. Come già detto, il cartello era pieno di errori grammaticali: uno dei primi da notare è la ‘h’ in più messa davanti alla parola ‘ai’.

Qualche riga più sotto si nota anche un altro errore, esattamente nel termine spazzatura, che l’uomo ha scritto invece come ‘spazzaturura’, aggiungendo quindi la “ru” all’interno della parola. Osservando bene la frase si nota anche che a livello sintattico non è corretta.

Insomma, è chiaro che gli abitanti nei condomini italiani non sono tutti abili nello scrivere la lingua italiana e ognuno si esprime come meglio sa fare. D’altronde, per scrivere bene l’italiano bisogna conoscere la grammatica, ma c’è da dire che la maggior parte dei condomini appartengono a persone del popolo, quindi pochi studiano abbastanza per poter imparare come impostare le frasi e scrivere le parole in maniera corretta.

E poi, con i fatti che succedono quotidianamente, soprattutto di cronaca, se ne sentono di tutti i colori, come la notizia recente di un amministratore di un condominio agrigentino, che ha sottratto circa 30mila euro dalla cassa comune. I soldi servivano per ristrutturare l’edificio, ma l’uomo ha invece preferito rubarli!

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