Televisione, se la lasci accesa a quest’ora rischi oltre 300 euro di multa

Sapevi che se tieni la televisione accesa in un certo modo puoi beccarti 300 euro di multa? Proprio così, devi fare attenzione a come la tieni accesa, perché il rischio è davvero alto e ti sottraggono una somma ingente.

Televisione accesa
Televisione accesa – imilanesi.nanopress.it

Non tutti lo sanno, ma a seconda di come tieni accesa la tv puoi beccarti una multa salata. Anche a te piace guardare la televisione, come a tutti, e a volte è piacevole rilassarsi e metterla con il volume alto per guardare un film o altri programmi interessanti.

Ovviamente questo non è vietato e nella tua casa dovresti poterlo fare liberamente, ma se abiti in un condominio devi attenerti ad alcune importanti regole. Fra queste c’è quello del volume della televisione, che può arrecare disturbo agli altri se è molto alto, come dice la legge. Scopriamo cosa dice la normativa che regola questo comportamento e che impone cosa fare per evitare di essere sanzionati!

Cosa dice l’articolo 659 del Codice penale

L’articolo 659 del codice penale classifica come reato il “disturbo del riposo delle persone”. In pratica, chiunque fa abuso di suoni o utilizza segnali acustici producendo rumori e schiamazzi, o comunque non fa nulla per ostacolarli, arreca disturbo al riposo delle persone.

Giovane donna guarda la tv
televisione accesa – imilanesi.nanopress.it

Dunque, se gli intrattenimenti o gli spettacoli, o qualsiasi tipo di ritrovo ha come effetto quello di arrecare disturbo al riposo delle persone può essere sottoposto ad arresto o a sanzione. L’arresto può protrarsi fino a 3 mesi, mentre la multa può arrivare alla somma di 309.

Donna guarda rilassata la TV
Televisione accesa – imilanesi.nanopress.it

Condòmino condannato dalla Corte di Cassazione

La regola illustrata in precedenza è stata applicata dalla sentenza n. 28670, datata 9 giugno 2017, con la quale la Corte di cassazione ha condannato un condòmino per non aver rispettato l’articolo 659 del codice penale.

I condòmini hanno querelato il condòmino che aveva arrecato disturbo al loro riposto con il volume alto della televisione. La persona condannata aveva tenuto altissimo il volume della tv per molto tempo e il disturbo si era protratto fino alla notte.

La Cassazione ha tenuto a sottolineare che i rumori prodotti dal condòmino avevano portato disturbo alla quiete sia degli altri condòmini dei piani inferiori e superiori. In questo modo il disturbo si era diffuso in maniera esasperata, coinvolgendo nella situazione tantissime persone, tanto che la querela è stata sottoscritta da svariati condòmini.

Il reato è stato quindi riconosciuto dalla Corte di Cassazione per i motivi prima citati, e confermati anche dallo stesso condòmino condannato.

Il rumore altissimo della tv è punibile

Il giudice della Corte di Cassazione che ha emanato la sentenza nel caso specifico del condòmino condannato per aver messo altissimo il volume della tv, ha attribuito allo stesso la responsabilità penale di quanto avvenuto.

I carabinieri intervenuti durante la notte, allertati dagli altri condòmini, hanno sentito rumori forti provenienti dal suo appartamento e dovuto appunto al volume esagerato della televisione. Infatti, i carabinieri hanno perfino sentito alla perfezione le parole dette nella trasmissione che la persona stava guardando.

Moderno apparecchio TV
Televisione accesa- imilanesi.nanopress.it

Come detto prima, il non rispetto del riposo degli altri condòmini, in presenza di una tv messa ad altissimo volume, è punibile fino a tre mesi di carcere e con una sanzione di oltre 300 euro.

Se dovesse capitarti una cosa del genere, la cosa migliore da fare è mandare una lettera di diffida specificando la motivazione, una soluzione civile che comunque mette in guardia il trasgressore. Oppure, in alternativa, puoi far intervenire l’amministratore di condominio, anche se è corretto sottolineare che risolvere le controversie tra i proprietari non rientra fra i suoi compiti.

Tuttavia, nel caso vi sia nel contratto vieta il rumore entro determinate fasce orarie, l’amministratore di condominio può intervenire e questo sarebbe un bene per porre fine al problema.

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