Sta per arrivare l’ora legale con le giornate che si allungano e il sole che bacia tutti sino alla sera: quale data è stata decisa?
Il cambio dell’ora bussa nuovamente alle porte delle case degli italiani, anche se nell’aria c’era una ida di abolizione. Nel frattempo, si continuano a spostare le lancette come in ogni mese di marzo. Ma quale data è quella ufficiale? Stanno per tornare le belle giornate che si allungano sino a sera, le temperature dovrebbero man mano alzarsi e l’inverno freddo dovrebbe finalmente lasciare spazio alla primavera. Facciamo chiarezza sulla data e su come spostare le lancette.
Ora legale, quando si spostano le lancette?
Iniziano le belle giornate e si nota una luce diversa che non tramonta sul presto. Questo vuol dire che la primavera sta per arrivare e che, finalmente, le brutte giornate dovrebbero lasciar posto al caldo.
L’ora legale è quindi il prossimo appuntamento da segnare sul calendario, esattamente la notte che cade tra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo del 2023.
Questa volta le lancette vanno spostate in avanti di un’ora, dalle 2.00 alle 3.00 come di consueto. Il corpo e il cervello percepiranno un’ora in meno di riposo ma dal giorno dopo il tramonto sarà in ritardo di un’ora e si potrà godere di una luce intensa sino a tardo pomeriggio man mano che poi arriva l’estate.
Che cosa cambia in generale? Questo è l’orario sicuramente più amato dai cittadini, proprio perché anticipa quelle che sono le classiche giornate di sole e di mare. Il sole tramonta un’ora più tardi del consueto e l’inverno inizia ad essere solo un ricordo.
Non è tutto, infatti si potrà anche riscontrare in bolletta con un risparmio dell’energia elettrica notevole. Le ore di luce naturale limitano il consumo di energia in tutte le abitazioni.
Insomma, questa ora legale sembra che abbia tantissimi vantaggi non solo sotto un punto di vista del benessere, ma anche sull’impatto in bolletta.
Abolizione ora solare e legale: la risposta dell’Unione Europea
Facendo un piccolo passo indietro nel tempo, da moltissimi anni si parla della possibile abolizione del cambio dell’ora che avviene due volte all’anno in Italia. I Paesi del Nord in Europa spingono al fine che questo possa avvenire, causa anche della loro posizione geografica non propriamente vantaggiosa per le ore di luce a disposizione.
La Commissione Europea – secondo quando riportato dalle varie testate nazionali – ha deciso di non fare alcuna modifica confermandola ancora.
Una richiesta che attende una conferma o meno dal 2018 e che, per ora, non ha trovato alcun riscontro. Questo significa che per ora non cambia nulla e che nel mese di marzo di potrà procedere con il cambio dell’ora, con i vantaggi che sono a disposizione soprattutto per i Paesi del Mediterraneo come l’Italia.
Da segnare sul calendario la data del 26 marzo, quando le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti.