Tre giovani volontarie aiutano una mamma a partorire in ambulanza

Un bimbo aveva fretta di nascere e tre giovani volontarie hanno aiutato la sua mamma a partorire in ambulanza.

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Il lieto evento è accaduto giovedì 10 agosto a San Donato Milanese. Sull’ambulanza 1447  con a bordo tre volontarie del comitato di San Donato della croce Rossa, Marta, Luna e Lucrezia, hanno vissuto un’esperienza unica, hanno aiutato una mamma a partorire.

Il piccolo Ethan, secondogenito della coppia, aveva fretta di venire al mondo. Mentre l’ambulanza si stava recando all’ospedale Mangiagalli del Policlinico di Milano, si son rotte le acque e sono iniziate le contrazioni. Le tre volontarie hanno, così, messo in pratica ciò che avevano imparato.

Il piccolo Ethan è nato in ambulanza grazie all’aiuto di tre giovani volontarie

In un post della sezione locale dell’associazione si legge:

“Questa mattina il nostro equipaggio in convenzione 118 ha vissuto la grande emozione di assistere a un parto. Sulla nostra 1447 è nato Ethan. Benvenuto al mondo e tanti auguri ai neo-genitori”

Una bimba in Vallecamonica, aveva ancora più fretta di nascere di Ethan. La mamma, una giovane donna di soli 20 anni si trovava nella sua casa in via Pennacchio, nel paese di Piancamuno in provincia di Brescia, con una sua amica. La giovane mamma era al suo secondo parto.

Dopo la rottura delle acque, la bambina stava per nascere quando l’amica ha chiamato l’ambulanza. Erano le 13.30 circa di mercoledì 9 agosto. Quando il personale della Camunia Soccorso è arrivato, la bimba era già nelle braccia della mamma che piangeva.

neonato
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La giovane 20enne, invece, era un poco provata. I soccorsi, dopo i primi accertamenti, hanno trasportato mamma e figlia all’ospedale di Esine. Tutte e due erano in buono stato di salute. Non è strano partorire in modo così veloce, ma può lasciare una mamma un poco disorientata.

Se un parto con un lungo travaglio togliere le forze ad una donna, quello veloce può lasciarla un poco stranita. Naturalmente ogni caso è a sè, e ogni mamma lo vive secondo il proprio modo di essere e sentire. Nella maggior parte dei casi, se tutto è andato bene, può essere anche un sollievo.

Due parti “precipitosi”

Spesso un travaglio, in particolare con il primo figlio, può durare anche fino a 8 ore e, a volte, anche di più. Dipende dlle condizioni fisiche della mamma. In letteratura medica i parti veloci sono definiti come precipitosi. Avvengono, in particolare, in donne che hanno già vissuto altri parti naturali.

Dal punto di vista medico sono attrbuibili ad una maggiore secrezione dell’ossitocina. In questo caso le contrazioni sono molto più lunghe e intense e portano ad una dilatazione del collo dell’utero molto veloce. Sarebbe bene, infatti, per chi ha già partorito almeno una volta in modo naturale, andare in ospedale già all’espulsione del tappo mucoso.

Ciò che è successo a queste donne non è una cosa comune, ma nemmeno tanto strana. Tutte e due erano già al secondo figlio, ed è questo, probabilmente, che ha portato ad un parto veloce e, quasi, indolore. Fortunatamente è andato tutto per il meglio e mamme e bambini stanno bene.

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