Tredicesima doppia a dicembre, ma non per tutti: come si richiede

Per dicembre è previsto l’arrivo di un bonus che permetterà un vero e proprio raddoppio della tredicesima grazie al Fringe Benefit.

tredicesima doppia a dicembre
Tredicesima doppia a dicembre – imilanesi.nanopress.it

É recente la notizia del Decreto Aiuti quater che prevede un innalzamento della soglia per i Fringe benefit aziendali da 600 euro a 3000 euro annui. In vigore fino al 31 dicembre, il bonus bollette diventerà come una seconda tredicesima da sfruttare a pieno per il pagamento delle utenze.

Fringe benefit: di cosa si tratta esattamente?

Con il termine “fringe benefit” si intende un sussidio esente da tassazione che può essere erogato da un’azienda a favore dei propri dipendenti. In questo caso il totale erogabile Passa da 600 Euro a 3.000 Euro. Adottato al fine di agevolare il più possibile le spese sostenute dai dipendenti, il bonus  in questione sarà erogabile dalle aziende private fino al 31 dicembre 2022, e sarà un incentivo rilasciato facoltativamente dall’azienda. I datori di lavoro, infatti, possono scegliere autonomamente se e a chi erogare il suddetto bonus.
Essendo poi l’erogazione prevista per il mese di dicembre, possiamo parlare di un vero e proprio aumento di tredicesima, con un’integrazione certamente per nulla sgradita in questo periodo di difficoltà economica generale.

A chi spetta il Fringe benefit e come funziona?

3.000 Euro sono una cifra davvero importante, se si pensa che questo non è nemmeno il primo rialzo. Infatti per mezzo del Decreto Aiuti bis, il Governo Draghi aveva già aumentato a 600 Euro l’anno quello che era un bonus pari a 258,23 Euro annui. Ma giustamente, visti i rincari delle utenze, il sussidio non poteva che aumentare notevolmente.

Nonostante la cifra, il bonus è esente da tassazione. Ciò significa che il datore di lavoro potrà erogarlo ai propri dipendenti senza che nessuna delle due parti sia soggetta a tassazione. Il benefit può essere erogato esclusivamente dalle aziende private e, come già accennato, è su libera scelta del datore di lavoro.
Pertanto non potranno usufruire del suddetto bonus i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni.

Con i 3.000 euro previsti si potranno non solo pagare le proprie utenze domestiche, ma anche quelle legate al condominio nel quale si risiede. Qualora nel condominio ci fossero utenze da dividere tra gli inquilini, come ad esempio le spese per l’acqua o il riscaldamento, è possibile approfittare del bonus per saldare la propria parte, sia se si possiede l’immobile ma anche se si è semplicemente inquilini affittuari.

Bonus bollette
Bonus bollette fino a 3.000 Euro – imilanesi.nanopress.it

Come richiedere il bonus?

Come già detto, le aziende non sono obbligate a erogare il bonus.
Qualora il datore di lavoro comunicasse l’intenzione di agevolare i propri dipendenti, sarò necessario presentargli le fatture delle utenze regolarmente saldate. In alternativa è sufficiente presentare un’autocertificazione nella quale si dichiarino il numero di utenza, gli importi pagati, le date e le modalità di pagamento.

É inoltre necessario firmare una dichiarazione che sarà fornita dal datore di lavoro. Questo modulo prevede che il lavoratore dichiari che le fatture presentate non siano già state utilizzate per chiedere altri rimborsi.

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