Treni in Lombardia, tra disservizi e ritardi

Sembrano esserci non pochi disagi se si parla dei treni nella regione lombarda. Vige un forte stato di abbandono da parte dei pendolari. Ecco perché.

Disservizi Lombardia
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Fondi che mancano, vari guasti e chi più ne ha più ne metta: questa è la situazione della Lombardia e dei servizi che offre in fatto di Treni. Quello che c’è da sapere su queste problematiche che hanno bisogno di soluzioni forti.

Treni in Lombardia: quello che sta succedendo

Come accennato poco fa sembra essere negativa la situazione che riguarda i treni in Lombardia. Sembra che il rapporto di Legambiente abbia messo in rilievo il grande stato di abbandono esistente al momento.

Abbandono dei treni messo in atto dalle persone che quotidianamente si spostano per motivi di lavoro.

Ecco che traspare proprio questo: un viaggiatore su cinque non viaggia più in treno. Questo è quello che sta accadendo nella regione lombarda: in seguito alla pandemia, come si evince da quello che è l’andamento del trasporto a livello ferroviario, non si usa più il treno come una volta.

Rispetto al 2019 si è registrata una grande perdita che vede 150 mila persone in meno prendere il treno. Ma perché si è arrivati a tal punto?

Le cause dell’abbandono: ecco quali sono

Sicuramente alla base c’è la paura di potersi contagiare, ma non c’è solo questo. Sembra che tale abbandono sia anche da associare ai vari ritardi e ai vari disservizi delle varie linee.

Dunque i pendolari non contenti di tali disservizi preferiscono evitare di viaggiare in treno.

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Volendo fare un esempio a tal proposito, parliamo della condizione del Pavese. Sembra che vi siano tre direttrici a livello ferroviario riconosciute come quelle peggiori della regione.

Si sta facendo riferimento nello specifico alla diramazione tra Voghera e Stradella, alla ferrovia Mortara-Vigevano-Abbiategrasso-Milano.

Qui seppur possano essere trasportati 100 mila pendolari, in realtà se ne registrano circa 16 mila, proprio per i ritardi che si verificano puntualmente. Per non parlare della tratta tra Albairate e Mortara, che sembra essere ferma.

Un altro caso critico in tal senso è rappresentato dalla Milano-Lecco-Sondrio e la Brescia-Cremona.

Quali sono le conseguenze?

Ovviamente tutto questo non può che avere delle ripercussioni importanti.

I passeggeri che evitano di salire sui treni tendono a occupare la strada con la loro vettura causando anche un maggior inquinamento.

Ecco che bisogna cercare di beneficiare meglio del sistema che si ha a disposizione, dal momento che non si sta facendo nulla a tal proposito, anche se si è pensato di accrescere il parco rotabile che ha visto un incremento di 100 unità rispetto a due anni fa.

E’ importante cercare di evitare che vi siano così tanti viaggi in auto giornalieri.

Le parole di Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia

Su questa situazione si è espressa Barbara Meggetto, presidente Legambiente della Lombardia.

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La stessa ha affermato che i passeggeri sicuramente portano addosso ancora la paura per la pandemia. Inoltre in tutto questo un peso lo ricopre anche lo smart working. Anche per questo vi sono meno pendolari che viaggiano.

Ovviamente anche i disservizi fanno la loro parte in tutto questo, poiché prendere il treno tre volte e fare ritardo per due, significa semplicemente viaggiare male e arrivare appunto in ritardo.

Alla domanda su quali siano le soluzioni affinché i lavoratori possano tornare a viaggiare, la donna ha risposto che per tornare ad avere i numeri che esistevano prima della pandemia, bisogna che il servizio torni ad essere più accettabile e serio.

Ecco che in tal senso Trenord e la regione devono dare il meglio.

Dunque è importante evitare che ci siano guasti, ritardi e risolvere quei problemi non ancora risolti, come succede per la Milano-Mortara o la Brescia-Cremona.

Cosa sistemare in Lombardia

A tal proposito andrebbero rafforzate delle line e dovrebbe essere migliorato il servizio che già esiste. Ecco che servirebbe un piano che possa mettere insieme ferrovia e autolinee, al fine di dare dei servizi degni di essere chiamati tali.

Milano-Cadorna
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Non basta chiedere ai pendolari di lasciare l’auto per prendere il treno. Non funziona. Inoltre sull’alternativa che riguarda l’apertura del servizio ferroviario in Lombardia alla concorrenza, sempre la Meggetto ha affermato che questo sarà fatto se le cose non cambiano.

Seppur si abbia a disposizione la società Trenord che è sotto controllo della Regione, ci sono comunque delle limitazioni importanti.

E non si parla di semplici disguidi, come un treno che arriva in ritardo. La questione sta diventando più seria e occorre fare qualcosa per ridurre lo smog. E se questo significa fare questo passo importante, sarà fatto pur di dare un forte segnale.

Riguardo l’apertura della prima tratta della M4 il presidente ha affermato che ci sono comunque dei buoni riscontri e non dal punto di vista dell’inquinamento.

Su questo però ha voluto aggiungere che una pista ciclabile di corso Buenos Aires ha consentito circa 10 mila passaggi in bicicletta. Questo sì che significa niente viaggi in macchina e quindi meno inquinamento.

Inquinamento : un problema grande

E l’inquinamento si sa è un problema molto grande che sta interessando questa città. Sembra infatti che un cittadino abbia fatto causa al comune e abbia così denunciato poichè si è ammalato proprio a causa dell’inquinamento.

Questo fa capire che davvero deve essere fatto qualcosa per risolvere la situazione che si sta vivendo. Magari anche solo guardando le altre grandi città come Barcellona: qui non esiste il problema della macchine ferme o del traffico.

Qualcosa deve cambiare quindi sia per quanto riguarda il servizio ferroviario sia per quanto riguarda il problema inquinamento.

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