Turista straniera violentata nella stazione di Milano: richiesto rito abbreviato

Caso della turista straniera violentata nella stazione di Milano lo scorso aprile. L’aggressore, ossia un cittadino marocchino di 27 anni, ha chiesto il rito abbreviato per avere uno sconto della pena

Stazione centrale di Milano
Stazione centrale di Milano – Imilanesi.Nanopress.it

Il terribile episodio di violenza che ha coinvolto una turista straniera nella stazione di Milano lo scorso 27 aprile continua a suscitare indignazione e preoccupazione. Nel corso delle indagini sono emerse nuove informazioni sul caso. L’autore del crimine è stato velocemente identificato. Allo stesso tempo, la difesa dell’aggressore ha presentato una richiesta di rito abbreviato, cercando di beneficiare di uno sconto di pena significativo.

Turista straniera violentata a Milano presso la stazione centrale: l’aggressore auspica in uno sconto della pena

Secondo quanto riportato dalle autorità e dalle immagini delle telecamere di sicurezza, la turista, proveniente dalla Norvegia, è stata violentata nella stazione di Milano. La donna ha tentato di premere l’allarme all’interno di un ascensore, ma è stata picchiata dall’aggressore. Fortunatamente, la vittima è riuscita a divincolarsi e attirare l’attenzione di una guardia giurata, che ha subito allertato le forze dell’ordine. La donna è stata portata in ospedale per i primi soccorsi e successivamente al Mangiagalli.

Grazie all’analisi delle registrazioni dei video di sorveglianza, le autorità sono state in grado di identificare l’autore dell’atroce gesto. Si tratta di un uomo di 27 anni, di origine marocchina, senza fissa dimora e presente in Italia irregolarmente di nome Fadil Monir.

Polizia ferroviaria
Polizia ferroviaria – Imilanesi.Nanopress.it

L’arresto è stato disposto dalla procuratrice Alessia Menegazzo ed è stato interrogato dal giudice Patrizia Nobile. La difesa dell’aggressore ha depositato una richiesta di rito abbreviato. Questo tipo di procedura consentirebbe all’accusato di beneficiare di uno sconto di un terzo della pena, se accolta. La difesa ha sostenuto che i rapporti sessuali sarebbero stati consensuali e ha tentato di insinuare che la denuncia della vittima fosse una forma di ripicca per mancato pagamento. Tuttavia, il giudice ha respinto tali argomentazioni, ritenendo che l’aggressore manifesti una personalità violenta e senza freni inibitori.

Polizia locale
Polizia locale – Imilanesi.Nanopress.it

Secondo quanto riportato da IlGiornale.it, l’aggressore avrebbe recentemente cambiato versione. Ha affermato di aver agito sotto l’effetto di droghe e alcol quella mattina. Inoltre, avrebbe espresso l’intenzione di chiedere scusa alla vittima e di risarcirla. Tuttavia, è fondamentale che il sistema giudiziario valuti attentamente le sue dichiarazioni alla luce delle prove raccolte edell’impatto devastante che l’aggressione ha avuto sulla vita della vittima.

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