A Brescia i pazienti affetti da Alzheimer e Sla hanno un nuovo centro

A Carpenedolo, un comune in provincia di Brescia, inaugurato un nuovo centro per pazienti affetti da Alzheimer e Sla.

Signora anziana
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“ Villaggio Insieme “ è il nuovo centro, unico nel suo genere, che si occuperà di pazienti affetti da Alzheimer e Sla. Un progetto voluto e ideato dalla sanità lombarda e primo in Italia.

Si occuperà dell’assistenza residenziale per Alzheimer e Sclerosi Laterale Amiotrofica. Nato seguendo l’esperienza della RSA Fondazione S. Maria del Castello di Carpenedolo, in provincia di Brescia.

Una struttura che ha come specialità l’assistenza non farmacologica per pazienti a lunga degenza. Seimila metri quadrati organizzati su due piani. Al piano terra 40 posti letto per pazienti affetti da Alzheimer.

Ai quali se ne aggiungono 20 per i ricoveri di chi è affetto da SLA. Guido Bertolaso, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, presente all’inaugurazione, ha evidenziato l’importanza del progetto:

“Ecco,… dobbiamo fare in modo che questa esperienza di assistenza per patologie complesse sia da esempio per alzare l’asticella e far sì che ci sia una contaminazione di idee perché questo progetto venga trasferito sul territorio lombardo “.

Un nuovo villaggio

La struttura è stata pensata come se fosse un villaggio. E tutte le attività ruotano intorno al ritmo ben scandito del quotidiano. E gli spazi concepiti per trasmettere benessere ed armonia agli ospiti.

C’è anche una piazza, l’ufficio postale, il punto bancomat, il parrucchiere e barbiere, il tutto per restituire una vita dignitosa a chi si trova all’interno della struttura protetta. Presente anche il prefetto di Brescia.

Maria Rosaria Laganà, ha commentato il progetto definendo il luogo un posto unico. Qui gentilezza e ascolto sono due fattori importantissimi per “ continuare a proteggere la qualità della vita di ognuno “.

Claudio Vito Sileo, il Direttore Generale di ATS Brescia, ha continuato affermando che il “ Villaggio Insieme “ è solo l’inizio di un “ percorso di progettazione, studio e ricerca “.

Assistenza
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Non solo, ma è anche la dimostrazione che anche la sanità pubblica è in grado di “ attivare modelli organizzativi nuovi e fare ricerca “. Il Direttore Generale Rosa di Natale ha parlato, invece, di come si è arrivati a costruire la residenza.

Si è data particolare importanza, infatti, alla scelta dei materiali e dei colori per arrivare ad offrire agli ospiti un centro innovativo, non solo per la salute fisica, ma anche per il benessere psichico.

La carpenedolese Gioconda Bozzola

L’intervento del sindaco di Carpenedolo, Tramonti, ha esternato soddisfazione ed orgoglio per il progetto realizzato, a testimonianza di come il paese sappia prendersi cura dei più fragili.

Ed infine un grazie doveroso è andato alla carpenedolese Gioconda Bozzola, la cui donazione di 2 milioni di euro ha permesso di dare vita al progetto. Il suo sogno realizzato dopo aver vissuto per ben 14 anni al fianco del marito affetto da SLA.

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