A Brescia la mostra dedicata a Luigi Basiletti

Brescia dedica una mostra al pittore, architetto e storico originario della città, Luigi Basiletti, dal 4 aprile al 3 dicembre 2023.

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In occasione del bicentenario dell’inizio degli scavi che hanno dato alla luce il Tempio capitolino a Brescia, l’Ateneo e la Fondazione Musei hanno promosso una mostra in onore di Luigi Basiletti, l’artista bresciano vissuto tra il 1780 ed il 1859. Nel 1923 disegnò con Angelo Vita il Mercato dei Grani di Piazzale Arnaldo.

Poco tempo dopo assunse la direzione dei grandi lavori di scavo con Rodolfo Vantini e l’archeologo Giovanni Labus. La campagna culminò il 20 luglio 1826 con la clamorosa scoperta della Vittoria Alata e di altri bronzi imperiali. Poi la cittadina inaugurò il Museo nel 1830. La mostra si trova al piano nobile di Palazzo Tosio, sede dell’Ateneo.

Le opere di Luigi Basiletti

Qui si trova anche parte della collezione del Conte Paolo Tosio, amico intimo di Basiletti. Le sezioni ripercorrono la vita dell’artista che era affascinato dall’antico sin dai suoi studi effettuati presso l’Accademia di Belle arti di Bologna nel 1801. Ci sono straordinari documenti relativi agli scavi presso il Capitolium, al Museo Patrio ed infine al progetto editoriale illustrato ed ideato dal Basiletti nel 1826.

Inoltre sono esposti insieme ai dipinti anche i disegni e le incisioni. Poi taccuini, libri, medaglie e reperti. Un’atmosfera di grande interesse artistico ed archeologico resa unica per Brescia proprio grazie al protagonista che spiccò nella vita culturale del luogo.
Dagli scavi emerse anche il Capitolium, un tempio romano situato in Piazza del Foro, lungo via Musei.

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Il teatro, i resti di palazzo Martinengo ed il foro cittadino costìtuiscono il nucleo dell’antica Brixia romana. Si tratta di uno dei più importanti complessi di rovine e resti di edifici risalenti all’età romana presenti nell’Italia del nord. Infatti nel 2011 è stato dichiarato dall’Unesco, con il complesso monastico del Museo di Santa Giulia, patrimonio mondiale dell’Umanità.

Basiletti, durante il suo soggiorno a Roma conobbe e strinse amicizia con Antonio Canova. Lì, si dedicò a disegnare e dipingere parecchie vedute della capitale e dei dintorni, migliorando la sua tecnica paesaggistica. Quando poi tornò nella sua città natale si impegnò anche in ricerche storiche e progetti architettonici.

Vittoria alata, uno dei simboli della città di Brescia

Divenne così una vera personalità nel suo contesto culturale. Ad opera sua anche il lapidario, ancora visibile, che fu allestito in ottemperanza al metodo praticato nel Museo Vaticano, nella cella centrale del tempio. La famosa statua bronzea della Vittoria alata è uno dei simboli della città.

Risale al I secolo d.C. e dal 2020, a seguito del restauro, è conservata presso il Tempio romano insieme ad un gruppo di manufatti sempre di bronzo, datati tra il I al III secolo a.C. Costituiscono, ad oggi, una delle più consistenti raccolte di bronzi romani esistenti.

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