A processo l’imprenditore ucraino che picchiò l’amante della moglie

Ieri mattina in aula il marito tradito che prese a pugni l’amante della moglie, accusato di tentato omicidio

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Il fatto è accaduto ancora il 21 settembre del 2021. L’imprenditore ucraino che ha sorpreso la moglie con l’amante, oggi ha potuto raccontare la sua versione dei fatti su ciò che accadde quel lontano giorno di settembre. Davanti al Collegio presieduto da Maria Elisabetta De Benedetto, Andrey Kostenko, ha raccontato l’accaduto. L’imprernditore ucraino di 45 anni ha parlato per la prima volta in un’udienza pubblica.

La Procura lo ha accusato di tentato omicidio. Avrebbe tentato di uccidere l’amante della moglie, un uomo di 38 anni di Tremezzina, nel corso di un agguato. I due si trovavano appartati in un parcheggio di Menaggio, vicino all’ospedale e Andrey Kostenko, nel momento in cui li ha visti non ha capito più nulla.

La sua testa ha cominciato a non funzionare più. Ma non si è trattato di un agguato. Infatti non portava alcun cappuccio. Si è avvicinato all’auto e l’amante è sceso cercando di colpirlo. Il marito tradito, a quel punto, si sarebbe difeso tirandogli due pugni. L’amante è caduto a terra e il marito ha continuato a colpirlo a suon di gomitate.

Il pestaggio a mani nude

L’amante è, però, finito in ospedale. Secondo il racconto della vittima gli assalitori erano due, e lo avevano colpito con un martello. Erano stati interrotti da alcune persone accorse in suo aiuto. L’uomo era riuscito, così, a scappare e a rifugiarsi in una palazzina poco distante. Così come la moglie che, nel tentativo di difendersi dal marito, questo l’avrebbe bloccata a terra con il ginocchio.

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I due stavano già parlando di separazione, ma, probabilmente, era ancora troppo lontana perchè la donna potesse iniziare a frequentare un altro uomo. Dopo i fatti, il marito tradito ha raccolto il cellulare della donna da terra e si è allontanato. Era stato, poi, intercettato in un hotel di Milano dove si era registrato con uno dei suoi alias.

Un raid punitivo

Andrey Kostenko ha, per tutto il tempo, ribadito che ha colpito l’amante della moglie solo a mani nude. Di tutt’altro avviso è la Procura, secondo la quale si trattò di un vero e proprio raid punitivo. I carabinieri della compagnia di Menaggio indagarono nel 2021 su questo.

Il pestaggio avvenne, sempre secondo l’accusa, non a mani nude, ma con un martello impugnato da un uomo incappucciato. Avrebbe poi agito insieme un altro suo connazionale, Hennady Chernenko. Andrey Kostenko ha scelto di essere giudicato in un pubblico dibattimento, mentre il presunto complice ha preferito il rito abbreviato.

Il 44enne è stato condannato in primo grado a 8 anni e due mesi di reclusione. In aula anche gli avvocati di parte civile. La vittima del pestaggio era rappresentata dagli avvocati Alessandro Bordoli e Francesco Motti, mentre la moglie dall’avvocato Daniele Negri. Le due vittime non erano, comunque, presenti durante il procedimento. Si ritornerà in aula il prossimo giugno.

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