A Romagnese si festeggia il primo fiocco rosa dopo 57 anni

Dopo 57 anni, nel paese di Canedo, situato nel Romagnese, è nata una bambina. I suoi genitori l’hanno chiamata Marghelisa.

Elisa Nervetti e Luca Truddaiu
Elisa Nervetti e Luca Truddaiu-iMilanesi.Nanopress.it

Nel paese di Canedo, situato nel Romagnese (Pavia), un fiocco rosa cattura lo sguardo dei passanti.

Il fiocco è il simbolo di una nuova arrivata, Marghelisa, nata al Policlinico di Pavia. La nascita di Marghelisa è un evento significativo per la comunità pavese, in particolare per il paese di Canedo, dove dal 1957 non nasceva nessun bambino.

Pesa tre chili e 600 grammi ed è figlia di Elisa Nervetti, 36 anni, e Luca Truddaiu, 25. Il sindaco di Pavese, Manuel Achille, si è congratulato con i neogenitori e ha espresso l’auspicio che altre giovani coppie seguano il loro esempio e ripopolino l’Appennino.

Nel 2019 si sono trasferiti a Canedo

Dopo la pandemia, i genitori di Marghelisa hanno deciso di tornare nella città natale del padre per mettere su famiglia e costruirsi una vita insieme.

Elisa Nervetti racconta che la casa della famiglia di suo padre è a Canedo, e che quindi ha deciso di trasferirsi lì nel 2019.

Una nuova nascita dopo 57 anni è un segno di speranza

Successivamente, con l’inizio della crisi sanitaria dovuta al Covid, il suo compagno ha deciso di unirsi alla donna e di stabilirsi a Romagnese. Insieme hanno iniziato a ristrutturare l’edificio e la loro famiglia adesso si è allargata.

Fiocco rosa per Marghelisa
Fiocco rosa per Marghelisa-iMilanesi.Nanopress.it

“Quando sono arrivata qui da Pavia”, racconta Elisa, “ero un po’ inquieta perché temevo di sentirmi sola. Tuttavia, sia io che Luca ci siamo rapidamente abituati alla pace che regna in questa cittadina. La tranquillità e la serenità sono inestimabili e c’è un forte senso di comunità“.

Marghelisa è diventata adesso la mascotte di Romagnese e rappresenta una speranza concreta per il futuro del paese.

In Italia, sono diversi i piccoli centri urbani abitati prettamente da persone anziane e, quindi, a rischio spopolamento nei prossimi anni.

Il problema è che i giovani preferiscono spostarsi nelle grandi città, dove le opportunità sono maggiori, lasciando i paesini al loro triste destino.

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