Alfredo Cospito, chiesti i domiciliari ai giudici di Milano

La difesa di Alfredo Cospito ha chiesto per motivi di salute gli arresti domiciliari per l’anarchico. Al momento è ricoverato al San Paolo.

Alfredo Cospito
Alfredo Cospito – imilanesi.nanopress.it

Era tornato in ospedale dopo l’aggravarsi delle sue condoni, adesso la difesa ha chiesto per Alfredo Cospito i domiciliari a causa delle sue condizioni di salute. Il tribunale di Milano dovrà discutere l’istanza il prossimo 24 marzo e decidere sull’eventuale differimento della pena che costituirebbe di fatto la fine dello sciopero della fame: nelle carceri italiane ci sono al momento altri 32 detenuti in sciopero della fame.

Alfredo Cospito torna in ospedale: chiesti i domiciliari

Nella giornata di ieri era tornato in ospedale, al San Paolo di Milano, Alfredo Cospito per accertamenti sulle sue condizioni di salute. L’anarchico al 41bis trattenuto al carcere di Opera è tornato al San Paolo dopo un peggioramento delle sue condizioni, dovute anche alla decisione di continuare a non assumere integratori. Al momento l’uomo, condannato per l’attentato alla scuola di allievi dei carabinieri di Fossano nel 2006, si sta nutrendo solamente con acqua, sale e zucchero. Il primo trasferimento era arrivato l’11 febbraio.

Adesso, a causa del suo stato attuale, la difesa dell’esponente della fai ha chiesto il trasferimento ai domiciliari, nella fattispecie a casa di sua sorella. Una richiesta che qualora venisse accolta potrebbe significare vittoria per l’anarchico, che da ottobre ha deciso di portare avanti lo sciopero della fame, come noto, proprio per protesta nei confronti del 41bis al quale è stato condannato; ossia il regime di carcere duro istituto dallo stato per combattere le mafie ed estromettere, strozzare, qualsiasi rapporto col mondo esterno al detenuto.

Il tribunale di Milano, al quale il legale Flavio Rossi del 55enne ha chiesto l’istanza, dovrà esprimersi il 24 marzo. Un differimento della pena per motivi di salute anche se, in queste ore, le condizioni di salute al San Paolo erano state giudicate “stabili”. Nessuna criticità particolare, almeno fino a questo momento, sarebbe emersa dunque dall’ultimo ricovero. Quel che è certo è che l’anarchico – la quale lotta contro il 41bis ha generato decine di manifestazioni violente in tutto il paese – ha deciso di eliminare anche gli integratori dalla sua alimentazione.

Stato critico di salute autoindotto: un caso delicato

Lo sciopero della fama va avanti adesso dal 20 ottobre, con il tribunale di Milano chiamato a giudicare una questione molto delicata. La giurisprudenza infatti si è spesso espressa su tali casi, molto delicati, come quelli di stati critici di salute autoindotti. In sostanza, è lo stesso Cospito a decidere – secondo la legge – di recarsi dei danni effettuando lo sciopero della fame.

Alfredo Cospito
Alfredo Cospito – imilanesi.nanopress.it

Alcune valutazioni in questo senso verranno fatte anche dal punto di vista psicologico su Cospito, e qualora si dovesse riscontrare qualche patologia la questione dell’autoinduzione potrebbe essere superata. Il differimento della pena, al momento, sembra un’ipotesi dunque lontana, ma la sentenza arriverà solo tra due settimane. Non è detto che qualora dovesse arrivare la concessione dei domiciliari però, Cospito andrebbe a terminare il suo sciopero visto che la protesta era arrivata non solo per la sua detenzione ma anche per sostegno ad altri detenuti al 41bis. Solo nelle carceri italiane infatti ci sono al momento altri 32 detenuti attualmente sono in sciopero della fame.

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