Arrestato il papà tossicodipendente che ha rapito il figlio all’ospedale

Papà tossicomane porta via dal reparto di neonatologia di Magenta il suo bimbo di due mesi ricoverato per accertamenti

neonato
Neonato-Imilanesi.it

Il piccolo si trovava presso l’ospedale Fornaroli di Magenta quando è stato portato via di nascosto dal padre. L’uomo si è allontanato con il figlio in braccio ed è uscito dall’istituto. Dopo averlo individuato e seguito, la polizia lo ha, infine, trovato ed arrestato, Si trovava alla stazione di San Cristoforo del capoluogo lombardo ed aveva ancora il bimbo con sè.

E’successo mercoledì mattina, 3 maggio, nel reparto dove il piccolo era ricoverato per gravi problemi di salute. Il bimbo è nato il 3 marzo e ha poco più di due mesi. In seguito agli accertamenti i medici hanno riscontrato una positività a sostanze quali benzodiazepine, metadone, cocaina e oppiacei, ed evidenti sintomi di astinenza.

A tutto questo si aggiunge una malformazione vascolare addominale, per la quale dovrà necessariamente subire un intervento. Da quel momento i sanitari hanno allertato i servizi sociali dell’ospedale che, vista la situazione, hanno preso in carico il neonato togliendolo ai genitori.

Il suo stato di salute ha richiesto il ricovero a lungo termine nel reparto di neonatologia sotto la custodia dei servizi sociali. Questi si sono occupati della tutela del bimbo programmando gli incontri con la madre ed il padre. Lei è una giovane donna di 34 anni di origini milanesi.

Incontri programmati dai servizi sociali

Aveva il permesso di recarsi all’ospedale ogni giorno, per circa due ore, e restare con suo figlio in presenza del personale.
Durante una di queste visite controllate ed autorizzate dai sanitari, il padre ha agito nella convinzione che fosse tutta un’ingiustizia e si è portato via il bimbo.

Mentre era vicino alla culla, ha colto l’occasione di una distrazione del personale e, prendendolo in braccio, si è allontanato. Gli infermieri, però, se ne sono accorti quasi subito e vedendolo allontanarsi hanno subito allertato le autorità. Non sapendo quale potesse essere la sua reazione non sono intervenuti direttamente per il timore che potesse fare del male al piccolino.

reparto neonatologia
Reparto neonatologia-Imilanesi.it

La polizia si è messa subito alla ricerca dell’uomo. Prima hanno provato a rintracciare entrambi i genitori ma senza esito. I due hanno già avuto una figlia e questa è stata affidata alle cure della nonna materna. Entrambi infatti sono tossicodipendenti conclamati ed hanno anche precedenti penali.

Visto che anche la madre era scomparsa gli investigatori presumevano che fosse d’accordo con il compagno. Non erano comunque facilmente rintracciabili perché senza una residenza ufficiale. Le forze dell’ordine hanno iniziato, così, a setacciare la zona in cui, in genere, trovavano alloggio.

La fuga è durata 48 ore, ed è è terminata verso la tarda serata nella periferia ovest della città. Anche gli agenti della sezione di Abbiategrasso erano stati mobilitati dalla direzione ospedaliera, visto che il piccolo era stato preso in carico dai servizi sociali della zona. Mercoledì e giovedì le ricerche non hanno portato a nulla, fino a che è arrivata la svolta nel pomeriggio del giorno successivo.

Fermato ed arrestato il papà

L’uomo era in un bar situato del centro ad Abbiategrasso, con il neonato in braccio. Quando ha visto le autorità ha cominciato la fuga. Dopo aver fermato bruscamente un automobilista lo ha costretto con le minacce a portarlo presso la stazione. Lì è subito salito su un treno in partenza per Milano.

I militari lo hanno inseguito con le moto ed avvisato la Polifer ferroviaria e la polizia locale. Giunto alla stazione di Milano San Cristoforo l’uomo ha deciso di scendere. Gli ufficiali erano lì ad aspettarlo e, quando lo hanno fermato, lui con uno scatto di rabbia ha cercato di togliere l’arma ad un poliziotto.

Lo hanno, poi, bloccato ed ammanettato. Il piccolo non ha riportato lesioni, era incolume e lo hanno portato presso la clinica pediatrica di Milano. Il padre, un 39enne di origini egiziane, è stato incarcerato a San Vittore. Il pm ha chiesto subito un processo per direttissima per il rapimento del bimbo e per resistenza a pubblico ufficiale. L’inchiesta dovrà anche accertare come il papà abbia fatto ad uscire dall’ospedale con il bimbo nelle sue braccia.

Impostazioni privacy