Arriva il bonus contributi 2023 sullo stipendio: come funziona e come averlo

Ecco come poter ottenere il bonus contributi del 2023 direttamente sullo stipendio. Vediamo insieme come funziona, chi può fare richiesta e come ottenerlo.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – Imilanesi.Nanopress.it

Questa è una novità del 2023: arriva il bonus contributi. Per chi se lo stesse domandando, si tratta di un bonus mirato a ridurre considerevolmente il cuneo fiscale. Il cuneo fiscale è la differenza tra il netto e il lordo della busta paga. Un’agevolazione davvero vantaggiosa che in questo periodo storico può solo esser positiva. Tra tutti gli aumenti a cui dobbiamo far fronte, le spese in continua crescita e i prezzi in salita, questi sono provvedimenti decisamente a favore del cittadino.

Quest’agevolazione fiscale può essere applicata solo alle buste paga che siano in possesso di un importo che sia al di sotto di 2692 euro. Vediamo insieme come funziona questo bonus e come fare richiesta.

Bonus contributi: tutto quel che c’è da sapere

Arriva il bonus contributi: un bonus mirato alla riduzione del cuneo fiscale. Ridurre il cuneo fiscale significa minimizzare la differenza tra importo lordo e importo netto dello stipendio mensile. Stipendio che non deve essere superiore a 2692 euro. Un importante sgravio contributivo. Il governo, sotto la guida della Premier Giorgia Meloni, continua sulla stessa strada di Mario Draghi: interviene sulle quote dei contributi previdenziali. Contributi previdenziali non a carico dell’IRPEF ma a carico dei lavoratori.

Bonus contributi
Bonus contributi – Imilanesi.nanopress.it

Questo nuovo bonus permette ai lavoratori che percepiscono una busta paga non superiore a 2692 euro di versare meno contributi all’INPS. Ciò non comporta uno svantaggio o una penalizzazione dal punto di vista previdenziale: la parte mancante dei contributi sarà a carico dell’Inps, ovvero Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Coloro che sono in possesso di una busta paga inferiore a 2692 euro hanno una quota tassata al 9,19% se sono dipendenti nel settore privato. La quota è tassata dell’8,8% per i dipendenti che lavorano nel settore pubblico. Tutta la quota restante va a carico del datore di lavoro. Il datore di lavoro, infatti, deve contribuire del 23,81% per gli impiegati nel settore privato e del 24,20% per gli impiegati nel settore pubblico. Questa misura è confermata nella Manovra di Bilancio, e riporta un’altra novità. Per ogni busta paga inferiore a 25 mila euro l’anno, la riduzione fiscale ammonta al 3% se si è in possesso di uno stipendio mensile di non oltre 1923 euro. Ora vediamo insieme dove possiamo trovare il bonus contributi.

Bonus contributi
Bonus contributi – Imilanesi.nanopress.it

Bonus contributi: lo trovi direttamente in busta paga

A differenza di molti altri bonus, per il bonus contributi non bisognerà effettuare domanda online o presentare autodichiarazioni. Il bonus contributi, infatti, si genererà automaticamente in busta paga qualora ci fossero tutte le condizioni favorevoli e se ne avesse il diritto. Questa agevolazione fiscale è presente nel cedolino, verso la parte finale nella quale sono indicati tutti i dettagli e tutte le voci con precisione.

L’importo al lordo è tagliato dalle trattenute dell’IRPEF e da tutti i contributi versati così da ricevere l’importo al netto. La parte terminale del cedolino contiene indicazione dell’esonero che risulterà essere pari a circa 2-3 punti percentuali. Questo è un dato che varia di caso in caso, in base alla propria busta paga.

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