Bonus €200 ritorna ma non per tutti, chi può richiederlo subito sul conto

Il bonus €200 sta per tornare per i lavoratori e non soltanto, a seguito del decreto ministeriale del 7 dicembre che ha allargato anche la platea di beneficiari. 

Bonus 200 euro
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Il bonus €200 spetta a partire da adesso anche a coloro che non hanno aperto una partita iva. Il decreto aiuti 2022-2023 mette a disposizione degli utenti tanti bonus volti ad aiutare coloro che hanno bisogno di sostegno economico-

D’altronde questi ultimi 4 anni sono stati i più difficili in assoluto a seguito della guerra Russia-Ucraina e della crisi causata dalla pandemia. Molte persone hanno perso il lavoro, altre non riescono ad arrivare alla fine del mese a causa dell’inflazione e quindi dell’aumento dei costi dei prodotti di qualsiasi genere, dal carburante, agli alimenti.

Chi avrà diritto al bonus 200€ e qual è la cifra di cui dispone il Governo

Ecco perché il governo deve rimboccarsi le maniche e fare il possibile per aiutare i contribuenti di qualsiasi fascia e tutti i lavoratori o gli studenti. Già da adesso coloro che non sono titolari di partita IVA, potranno richiedere il bonus €200 e riceverlo prossimamente.

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La prima novità è che la misura sarà rivolta a 80.000 lavoratori autonomi ed anche agli specializzati di chirurgia e medicina, ovvero più o meno 30.000 persone. Il provvedimento e tutte le notizie che hanno a che fare con esso, sarà pubblicato direttamente nella Gazzetta Ufficiale e avrà una copertura iniziale di 600 milioni.

Inizialmente si parlava di una copertura di 500 milioni, ma poi a seguito del secondo provvedimento la somma è cresciuta.

Ecco le condizioni necessarie e sufficienti per accedere al bonus del 2022

pulire il bagno
pulire il bagno-imilanesi.nanopress.it

Gli aiuti sono stati stabiliti dal ministro Calderone e dal ministro Giorgetti, che hanno pensato ad una misura universale per tutti i contribuenti, per rispondere agli effetti economici della crisi, assolutamente devastanti. Già a novembre è stato possibile presentare la domanda, che aveva scadenza 30 novembre. Questa era dedicata a tutti i lavoratori occasionali.

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Poi successivamente è stata la volta dei titolari di partita IVA. In entrambi i casi, proprio come sarà adesso, ci sono state delle condizioni da rispettare per poter accedere al bonus €200. Tra le condizioni necessarie per quanto riguarda il libero professionista oppure il lavoratore autonomo possessore di partita IVA, questi dovevano risultare essere iscritti all’INPS oppure ad una cassa di previdenza sociale. 

Condizione fondamentale era anche aver versato un pagamento entro il 18 maggio del 2022. Il contribuente infine doveva avere un reddito 2021 inferiore a 35 mila euro. Adesso coloro che sono interessati e che vorrebbero fare domanda devono aspettare qualche giorno ancora per scoprire quali saranno le nuove specifiche richieste dal governo.

Bonus 150euro e bonus 200€, come funziona per gli specializzandi di medicina e di chirurgia

Per quanto riguarda i €150 di cui si parla ormai da mesi, questi spettano a coloro che hanno diritto al bonus 200 ma con il tetto massimo ISEE di €20.000. Per quanto riguarda gli specializzandi di Medicina e di chirurgia, questi potranno ricevere sia il bonus €200 che quello da €150 che è stato fortemente voluto e richiesto dall’enpam ovvero dall’organismo di previdenza del personale medico.

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L’enpam ha avviato diversi solleciti perché gli specializzandi hanno bisogno di aiuti concreti proprio come i lavoratori dipendenti con o senza partita IVA. La scadenza della domanda per gli specializzandi è stata il 30 novembre ma adesso sarà prorogata, anche se per ora non si conoscono le nuove date e si rimane in attesa di aggiornamenti.

Sarà la fondazione ad occuparsi della raccolta delle richieste, poi le invierà direttamente al Ministero,  successivamente coloro che rientrano riceveranno i soldi direttamente sul conto corrente. Per concludere si specifica che in entrambi i casi, quindi sia per il bonus 200€ che per il bonus 150 euro non sarà necessario inserirli nella dichiarazione dei redditi perché sono soldi esentasse.

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