Brutta sorpresa per chi ha superato questa cifra sul libretto postale: cosa accade

Sono in tanti ad aprire un libretto di risparmio postale per mettere via qualche soldo per il futuro. C’è, però, un aspetto da tenere sempre presente. Cosa accade se si supera questa cifra sul libretto postale? Ecco i dettagli.

Libretto postale
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Il libretto di risparmio postale è una forma per accantonare qualche soldo, utilizzata fin dal 1876 da moltissimi italiani. Negli ultimi anni ha perso un po’ “vita”, a causa dei bassi rendimenti sui depositi. Rappresenta, comunque, una forma di risparmio altamente sicura, dal momento che è a garanzia dello Stato.

Si avrà, quindi, la sicurezza di non perdere alcun soldo versato con il passare degli anni. I rendimenti, come detto, non sono elevati, ma il libretto postale rappresenta comunque una validissima forma di risparmio ancora per tante persone del nostro Paese.

Il libretto postale consente di versare somme in denaro e di prelevarle in qualsiasi momento. Esso, inoltre, permette di ricevere direttamente su di esso la propria pensione INPS o INPDAP o lo stipendio di dipendente statale.

Oltre a una forma di risparmio, quindi, questo strumento – di natura cartacea o dematerializzata – consente di poter essere usato anche per diverse altre funzioni. Quale brutta sorpresa, però, potreste ricevere? Scopriamo a quale dettaglio si dovrà sempre porre attenzione in riferimento alla cifra versata sul libretto di risparmio postale.

Hai questa cifra depositata sul libretto postale? Questo dettaglio potrebbe non farti piacere

L’apertura di un libretto postale è davvero molto semplice da attuare. Ti basterà, infatti, andare presso un ufficio postale e mostrare a un addetto solo il codice fiscale e la carta d’identità. I maggiorenni possono aprire con queste semplici mosse il proprio libretto di risparmio in autonomia. I minorenni, invece, necessitano della firma di un genitore. Egli sarà cointestatario del libretto fino a quando il proprio figlio non raggiungerà i 18 anni d’età.

Libretto postale
Libretto postale – iMilanesi.Nanopress.it

In fase di apertura del libretto, poi, non si avrà alcun costo. Le operazioni saranno del tutto gratuite, anche in caso di estinzione futura e nell’eseguire qualsiasi deposito e prelievo presso ogni ufficio postale del nostro Paese. Rispetto all’apertura di un normale conto corrente bancario, dunque, il libretto postale ha costi notevolmente diversi. Un aspetto sicuramente positivo in tal senso.

Come per tutte le cose, però, non ci sono solo aspetti positivi. Abbiamo già accennato ai rendimenti futuri bassi. C’è, però, anche un’altra questione che potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Analizziamo il tutto per scoprire se eri a conoscenza di questo aspetto.

L’informazione da non sottovalutare

Abbiamo accennato a tutti i vantaggi dell’apertura di un libretto di risparmio postale. Esso, come detto ha costi di apertura, gestione e chiusura del tutto gratuiti. C’è, però, un aspetto da tenere sempre bene a mente. Riguarda la cifra eventualmente presente sul tuo libretto. Quando ti toccherà pagare una spesa annuale obbligatoria? Ecco tutti i dettagli su questo argomento.

Libretto postale brutta sorpresa
Libretto postale: ecco la brutta sorpresa – iMilanesi.Nanopress.it

Innanzitutto, è opportuno dire come lasciare maturare sul proprio libretto postale una determinata cifra avrà costi in riferimento al regime fiscale. Essi riguarderanno, comunque, solo i pochi interessi maturati nel corso del tempo. C’è, però, un’altra tassa da dover pagare in modo obbligatorio. Ecco quale.

In caso di apertura di un libretto di risparmio, è molto probabile che su di esso vengano accantonate cifre che possono superare i 5 mila euro. Al superamento di questa soglia, però, ogni utente dovrà pagare una specifica imposta di bollo. Le persone fisiche che depositano una cifra superiore a tale limite, dunque, dovranno pagare una tassa annuale di 34,20 euro.

In caso di persona giuridica, l’imposta di bollo si attesta sulla somma di 100 euro. Se la somma presente, invece, sarà inferiore ai 5 mila euro, allora non si dovrà pagare alcuna imposta di bollo. E tu eri a conoscenza di questa “regola” sul libretto di risparmio postale?

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