Caro vita, il bonus 150 euro spetta a questi cittadini italiani: come si ottiene

Alcune categorie di lavoratori potranno presto ricevere un bonus 150 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito a questo argomento.

Bonus caro vita
Bonus caro vita – Imilanesi.Nanopress.it

 

I rincari si fanno sentire un po’ ovunque. Tutti i settori della nostra vita quotidiana sono stati toccati dall’aumento dei prezzi. Molti italiani, infatti, sono alle prese con bollette sempre più alte, prezzi dei generi alimentari in salita, costo del carburante alle stelle e molte altre cose ancora.

Molto spesso, poi, gli stipendi restano sempre gli stessi o aumentano in modo irrisorio. Come riuscire ad andare avanti? Specie per le famiglie in difficoltà economiche o con figli a carico, esistono dei contributi statali in grado di migliorare leggermente la situazione. Sono sempre di più, però, le famiglie che arrivano a fatica a fine mese.

Per far quadrare i conti, infatti, molto spesso si è alle prese con veri e propri “salti mortali” e con rinunce anche sostanziose. Per attenuare un po’ il caro vita, il Governo ha stanziato un contributo di 150 euro (e non solo) da poter ricevere una tantum.

Quali categorie di lavoratori potranno presto ricevere sul proprio conto corrente questo contributo statale? E per tutti gli altri? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.

Contributo da 150 euro una tantum, chi potrà riceverlo? Ecco i dettagli su questo bonus statale

Lo scorso anno tutti i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA e tutti i pensionati hanno potuto ricevere due contributi statali una tantum del valore di 200 euro e di 150 euro. I requisiti per ricevere il primo erano legati al reddito. Esso doveva essere inferiore ai 35.000 euro annui. La stessa cosa valeva per il secondo, con il reddito inferiore ai 20.000 euro.

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Bonus – imilanesi.nanopress.it

Sono stati milioni i lavoratori che hanno ricevuto almeno uno dei due contributi. Il totale di 35o euro, poi, è stato ricevuto anch’esso da un numero molto elevato di dipendenti nel settore pubblico e privato e di lavoratori autonomi in possesso di partita IVA.

Ci sono stati alcuni ritardi. Entro dicembre del 2022 – dopo diversi mesi di attesa – tutti i lavoratori in possesso di reddito inferiore alle soglie sopra menzionate, però, hanno ricevuto il contributo statale direttamente sul conto corrente. Un bonus ideato dal Governo italiano per combattere il caro vita dilagante.

Ci sono state, però, alcune categorie di lavoratori escluse da questo bonus una tantum. La situazione, però, è stata finalmente sbloccata. Presto, quindi, anche loro vedranno arrivare sul proprio conto corrente questo contributo. A chi ci riferiamo? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Bonus una tantum anche per queste categorie di lavoratori: scopriamo chi riceverà presto questa piacevole sorpresa sul conto corrente

I lavoratori a non aver ancora ricevuto il contributo statale una tantum per combattere il caro vita sono i lavoratori autonomi non in possesso di partita IVA, chi percepisce l’assegno di disoccupazione NASPI e Dis-Coll e chi ha l’assegno di disoccupazione agricola. Presto, però, anche loro potranno ricevere il bonus. Analizziamo la situazione.

Bonus 150 euro
Bonus da 150 euro: ecco chi potrà presto ricevere i soldi sul proprio conto corrente – iMilanesi.Nanopress.it

Chi riceve la disoccupazione NASPI o la Dis-Coll potrà ricevere il bonus statale da 150 euro solo in un caso specifico. Questi lavoratori, infatti, come requisito devono aver ricevuto l’assegno di disoccupazione specifico entro e non oltre la mensilità di novembre dell’anno scorso. Tale assegno deve anche essere stato confermato per l’ultimo mese del 2022.

Se questi requisiti sono presenti, allora ogni lavoratore potrà accedere alla propria pagina personale INPS e richiedere il bonus da 150 euro, come già accaduto per milioni di lavoratori l’anno scorso. Entro la fine di marzo di quest’anno dovrebbero arrivare i soldi direttamente sul proprio conto corrente.

Oltre ai disoccupati, anche chi lavora in modo autonomo senza avere la partita IVA può sfruttare e ricevere in questo periodo l’aiuto statale una tantum. Le modalità sono le stesse. Collegarsi alla propria pagina INPS e fare richiesta per l’ottenimento del contributo. Con un reddito inferiore alla soglia, quindi, sarà possibile vedere presto i soldi sul proprio conto.

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