Che fine fanno le case senza eredi? La risposta potrebbe persino sorprenderti

Sono in molti a chiedersi che fine fanno le case senza eredi: la legge parla chiaro. Vediamo insieme la risposta.

Casa senza erede
Casa senza erede – Imilanesi.Nanopress.it

Quando viene a mancare il proprietario di casa, la successione prevede che l’abitazione passi agli eredi diretti dell’estinto. In assenza di testamenti e di altri soggetti successibili, sono i figli che ereditano il patrimonio dei genitori, tra cui anche l’abitazione di proprietà. Ma cosa accade se non ci sono eredi? Dove finisce il patrimonio dell’estinto se non c’è nessun parente per ereditarlo? Qualcuno potrebbe pensare che possa trattarsi di un evento molto raro, dato che si tende sempre a immaginare che una persona venuta a mancare abbia comunque figli, cugini, fratelli o sorelle e così via.

Che fine fanno le case senza eredi? Tutti i dettagli sulla successione

Un patrimonio senza eredi è un fatto più frequente di ciò che siamo portati a pensare. Cosa succede in questo caso? La legge in materia è molto chiara. L’articolo 586 del Codice Civile stabilisce infatti che in mancanza di eredi e di altri successibili, l’intera eredità dell’estinto è devoluta allo Stato senza che la necessità di un apposito atto. Questa formula è stabilita per assicurare una continuità nella proprietà, specialmente per gli immobili.

Eredità
A chi va la casa se non ci sono eredi: tutti i chiarimenti – Imilanesi.Nanopress.it

Tuttavia, per completare la devoluzione dell’eredità allo Stato servono alcuni requisiti, sempre come spiegato dall’articolo 586 del Codice Civile. Oltre all’assenza di successibili, ovvero di eredi che possano quindi disporre del patrimonio (tra cui anche l’abitazione), deve infatti essere presente anche la situazione di giacenza ereditaria o di vacanza ereditaria e la cittadinanza del de cuius (la locuzione latina con cui si indica la persona defunta).

Per quanto riguarda l’assenza di successibili, il Codice Civile precisa che gli eredi sono i parenti fino al sesto grado della persona venuta a mancare, ovviamente in assenza di testamento. In passato l’eredità poteva toccare agli eredi fino al decimo grado di parentela. Ma nel 1946 l’introduzione di nuove norme ha limitato questo aspetto, impedendo a parenti troppo lontani di godere dei patrimoni del de cuius.

Giacenza ereditaria: un aspetto da tenere in conto

Ma cosa succede se è presente un erede entro il sesto grado di parentela ma non c’è certezza sul fatto che la persona individuata abbia davvero intenzione di accettare l’eredità? In casi come questo subentra la giacenza ereditaria, ovvero il legislatore nomina un soggetto investendolo del ruolo di curatore dell’eredità giacente. Dopo opportuna verifica della presenza di parenti entro il sesto grado, in caso negativo l’eredità diventerà vacante e avverrà la devoluzione allo Stato, compresa l’abitazione.

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Case senza eredi – imilanesi.nanopress.it

Infine, l’ultimo aspetto è quello che riguarda la cittadinanza del de cuius, dato che la successione si regola in base alle leggi dello Stato in cui avviene il decesso. Tuttavia, la legge italiana interviene anche nel caso in cui il soggetto venuto a mancare sia un cittadino straniero ancora residente in Italia al momento del decesso. L’articolo 586 del Codice Civile precisa poi che in caso siano presenti debiti ereditari e dei legati che vanno oltre il valore dei beni acquistati lo Stato non è tenuto a risponderne.

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