Chi era Cristina Scozia, la mamma uccisa da una betoniera

Cristina Scozia, questo è il nome della ciclista che ha perso la vita in un incidente, poiché è stata travolta da una betoniera. Ecco chi era e cosa si sta facendo al fine di evitare che eventi di questo genere accadano ancora una volta. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.

Morte di una ciclista
Morte di una ciclista-Imilanesi.it

 La mamma ciclista morta a Milano ha lasciato una bimba di sei anni. La donna purtroppo è morta in seguito a un brutto incidente, in sella alla sua bici. Vediamo chi era Cristina Scozia e la protesta che è stata fatta in suo nome e proprio nel luogo esatto del suo incidente.

Cristina Scozia: la mamma ciclista

Come accennato poco fa stiamo parlando proprio di lei, Cristina Scozia, la donna che ha perso la vita ieri 20 Aprile nel milanese.

La donna e anche mamma purtroppo è morta sul colpo dopo che una betoniera l’ha completamente travolta.

Cristina era in sella alla sua bici e esattamente in corso in Porta Vittoria. Secondo alcune informazioni che la riguardano, sembra che la donna abbia lasciato una bambina piccola e che vivesse nel quartiere Crescenzago. Ricordiamo che Cristina era molto giovane, infatti aveva solo 39 anni.

Cristina Scozia: cos’altro sappiamo

Cristina, oltre ad essere una donna e una mamma giovane era anche una ciclista. E oggi è l’ennesima vittima della strada.

Vittima della strada
Vittima della strada-Imilanesi.it

La donna si trovava tra via Francesco Sforza e di Porta Vittoria quando è stata investita.

Sul web ci sono poche informazioni che la riguardano, eppure sembra esserci una foto che sembra dire davvero tanto sul suo conto. In questa foto si può osservare il suo dolce sorriso e i suoi occhi. Inoltre sembra avere la testa inclinata verso la parte destra e la guancia che poggia sul capo della sua bimba ancora neonata che è fra le sue braccia.

Una bimba che oggi invece è più grande e ha 6 anni.

Pur sempre pochi, soprattutto se si pensa alla perdita che ha dovuto subire. A soffrire di tutto questo sono e saranno proprio loro, la figlia e il suo compagno, poiché hanno perso Cristina per sempre.

Cos’è accaduto: l’incidente

Ma facciamo un passo indietro: cos’è successo nel dettaglio? Era quasi mezzogiorno quando Cristina stava pedalando in sella alla sua bici in una giornata che doveva essere una delle tante. Cristina, nonché dottoressa in scienza dello sport e massaggiatrice, era con la sua bici e si trovava sulla pista ciclabile in via Sforza.

Nello stesso momento la betoniera che l’ha investita,  si trovava proprio sulla medesima strada per percorrere la medesima direzione.

Secondo le prime informazioni che si sono avute, si sa che la donna ha avuto un primo impatto con il mezzo che l’ha urtata. A bordo del mezzo vi era un uomo di 54 anni che stava per svoltare a destra presso Corso di Porta Vittoria.

Purtroppo l’urto è stato così potente che la donna è deceduta subito. Nonostante l’arrivo dei soccorsi non si è potuto fare nulla per Cristina.

Sul luogo sono arrivati l’ambulanza e l’automedica, ma i tentativi di salvarla sono stati vani. In seguito a quello che è accaduto, la polizia ha provveduto a chiudere la strada al fine di fare gli accertamenti del caso.

Polizia
Polizia-Imilanesi.it

Sembra che ci siano ancora delle domande e dei dubbi sulla dinamica dei fatti: infatti ancora non si riesce a capire se la bici dovesse proseguire e andare dritto o se dovesse svoltare a destra.

Una cosa però sembra essere certa, la pioggia non ha semplificato le cose e non ha permesso a chi conduceva il mezzo di vedere bene.

Il conducente è stato anche sottoposto a vari test, ovvero all’alcoltest e a quello della droga. Inoltre è stato portato in ospedale poiché in seguito all’incidente era in uno stato di choc.

Le parole di Sala: cosa ha detto

In seguito all’incidente si è espresso anche il sindaco Sala che ha affermato come sia necessario interrogarsi su ciò che si può fare per evitare che succedano cose di questo genere.

Sala
Sala-Imilanesi.it

Cosa possono fare le istituzioni? È proprio questo che si chiede il sindaco e non solo.

Sembra inoltre che il presidente della commissione mobilità di palazzo Marino, Marco Mazzei, qualche settimana fa abbia fatto depositare in consiglio dei documenti al fine di poter richiedere che i mezzi pesanti nel milanese siano dotati di specifici sensori.

Sensori che dovrebbero essere capaci di poter individuare e quindi rilavare eventuali persone che sono presenti. Sembra che tale documento sarò oggetto di discussione prossimamente durante le varie riunioni che si terranno.

Le vittime: i ciclisti

Quanto accaduto sembra riportare alla mente quello che è successo tra viale Brianza e piazzale Loreto.

Parliamo di un incidente che allo stesso modo ha visto un mezzo pesante uccidere un’altra donna a causa di una visuale non buona.

La vittima è una donna giovane, di 38 anni: parliamo di Veronica Francesca D’Incà, la quale anche lei era in sella alla sua bici, quando è stata strappata alla vita.

Qualche giorno dopo alcuni ciclisti, ricordiamolo, hanno manifestato proprio nel luogo dell’incidente al fine di protestare e chiedere maggior sicurezza per le persone che sono in bici e anche per chi passeggia a piedi.

Ciclisti
Ciclisti-Imilanesi.it

Qualche mese fa, esattamente il 10 Febbraio, è morta invece una donna di 95 anni e dopo essere stata investita da un camion mentre faceva retromarcia in viale Enrico Fermi, sempre nel milanese.

Sembra che siano i ciclisti le maggior vittime di questi incidenti e proprio per loro bisogna mobilitarsi affinché ciò che è accaduto a Cristina e a tante altre vittima della strada non accada mai più. A nessuno.

Le protesta per le vittime

Ecco perché si sono susseguiti e si susseguono ancora delle proteste da parte di enti, cittadini.

Sembra che proprio giovedì sera ci sia stata una protesta in seguito all’incidente di Cristina e nell’esatto punto in cui la donna ha perso la vita.

Presidio dei ciclisti
Presidio dei ciclisti-Imilanesi.it

Si tratta di una protesta voluta da Legambiente Lombardia che ha voluto chiedere al comune di provvedere all’emissione di ordinanze specifiche per le persone che circolano con i camion, affinché siano dotati dei sensori utili per rilevare la presenza di persone nei centri urbani.

Si parla dell’urgenza di fare qualcosa di fronte a questi incidenti che si susseguono e che vedono morire diverse persone.

È stato anche chiesto di poter dare via libera ai percorsi per i ciclisti d’emergenza.

Questo per poter uscire a piedi o in bici senza il timore di poter essere investiti da un momento all’altro.

Lunedi 17 diverse associazioni hanno avanzato la richiesta che pedoni e ciclisti abbiano più sicurezza e quindi una città che tenga più conto delle loro esigenze e dei loro diritti.

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