Comune Calcinato, impiegate discriminate dopo unione civile: condannata la sindaca

A Calcinato due impiegate del comune erano state sostituite dopo che si erano unite civilmente nel 2020. Ribaltata la sentenza e  condanna per la sindaca.

Palazzo di giustizia
Palazzo di giustizia – imilanesi.Nanopress.it

La condanna, oltre che per Nicoletta Maestri è arrivata anche per il suo vice Mirco Cinquetti, e per all’assessore alla Polizia Locale Stefano Vergano. La corte d’Appello di Brescia ha ribaltato la prima sentenza. I giudici: “Atteggiamento discriminatorio“.

Calcinato, condanna per la sindaca: ribaltata la prima sentenza

In provincia di Brescia, a Calcinato, due donne impiegate del Comune erano stato sostituite dopo la loro unione civile, avvenuta nel 2020. Si tratta di Federica Lombardo, ex responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Calcinato e di Luisa Zampiceni, ex comandante della polizia locale del Comune.

I tre imputati adesso condannati secondo la Corte d’Appello di Brescia, che ha ribaltato la sentenza di primo grado, avevano discriminato le due dipendenti comunali che si erano unite in rito civile, sostituendole improvvisamente dalle loro mansioni – appunto per motivi discriminatori. La condanna è arrivata per la sindaca di 43 anni Nicoletta Maestri, eletta nel 2019 con la coalizione di centro destra appoggiata da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Socialisti e per il suo vice, facente parte della stessa coalizione Mirco Cinquetti. Condannato anche l’assessore alla Polizia Stefano Vergano, avvocato e procuratore legale nominato nel giugno del 2019.

La sentenza di condanna

Nella sentenza si legge dunque che nel 2021 era stato tolto il ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico a Federica Lombardo. Lavoro che la donna svolgeva dal 2011, per mettere al suo posto una collega assunta da pochi mesi, una neoassunta. Un fatto mai avvenuto prima, come dichiarano anche i giudici nella sentenza: “Una rotazione mai fatta prima e neppure dopo, con atteggiamento discriminatorio”. Il cambio è stato effettuato non subito nel 2020 ma nei mesi successivi, per non creare sospetti, afferma la Corte di Brescia.

Periodo nel quale il comune ha poi iniziato ad assumere atteggiamenti discriminatori  anche nei confronti di Luisa Zampiceni. La donna, ormai ex comandante della polizia locale del Comune, si è vista modificare ad hoc la convenzione stipulata dal comune di Calcinato, Lonato e Bedizzole. Dopo tali modifiche Zampiceni è stata costretta a dimettersi.

Tribunale Brescia
Tribunale Brescia – imilanesi.nanopress.it

La sezione del lavoro del Tribunale di Brescia aveva respinto il primo ricorso. La Corte d’Appello ha invece ribaltato il primo verdetto con la sentenza che riconosce la discriminazione sessuale nei confronti delle due ex dipendenti del comune. 

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