Cospito torna nel carcere di Opera

Il 19 aprile scorso l’anarchico Alfredo Cospito ha sospeso lo sciopero della fame, adesso è tornato nel carcere di Opera

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Il detenuto Cospito aveva cominciato a digiunare come protesta per l’applicazione del 41 bis. Dopo quasi sei mesi lo ha sospeso presentando un ricorso alla Corte di Strasburgo. Durante questo periodo ha perso circa 50 kg. Ha annunciato la sua decisione attraverso la stesura di un documento, il quale è a disposizione di ogni detenuto che voglia presentare una qualsiasi richiesta.

Cospito ha così avvisato il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Opera ed il Tribunale di Sorveglianza di Milano. L’anarchico nato nel 1967, si trova in carcere da 10 anni per il reato di gambizzazione compiuto nel 2012. La vittima era il delegato di Arnaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.

Il crimine era stato subito rivendicato dal nucleo Olga della Fai, Federazione anarchica informale. Avevano inviato una lettera alla testata giornalistica il Corriere della sera. Le forze dell’ordine trovarono i colpevoli nel giro di poco tempo. Insieme a Cospito arrestarono anche il suo complice Nicola Gai.

Attentato alla Scuola carabinieri di Fossano

Inoltre, lo hanno accusato e condannato a 20 anni di reclusione anche per l’attentato alla Scuola carabinieri di Fossano. Avevano fatto saltare due ordigni che avevano nascosto all’interno di alcuni cassonetti posti all’ingresso della scuola. Il fatto è avvenuto durante la notte e, fortunatamente, non ci sono stati feriti.

Per questo l’accusa di strage e la richiesta delle autorità, come nei casi di terrorismo, del 41 bis. Per molti si è trattato di una misura troppo dura. In seguito a questa decisione, molte sono state le manifestazioni e petizioni a favore di Cospito affinchè tornasse ad un regime carcerario ordinario.

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Il condannato, per protesta al regime di massima sicurezza, ha iniziato uno sciopero della fame che lo ha debilitato moltissimo. Per questo dalla Sardegna lo hanno trasferito presso il carcere di Milano Opera, dove c’ è un centro medico. Molto indebolito si spostava su una sedia a rotelle perchè le gambe, oramai, non lo reggevano più.

Una brutta caduta, mentre stava andando a farsi una doccia, gli ha procurato la rottura del naso. Dopo la sua decisione di smettere il digiuno ha cominciato a reintegrare poche cose e molto leggere. Alimenti come pastina in brodo e bevande come tè al limone, latte o caffè d’orzo. Tutto è avvenuto sotto lo stretto controllo dei medici.

Cospito lascia l’ospedale

La sua condizione era arrivata al limite visto che, secondo le fonti ospedaliere e giudiziarie, l’anarchico, oltre ad avere perso molto peso era a rischio di seri problemi cardiaci e neurologici.  La Corte Costituzionale, nei mesi scorsi, ha dichiarato illegittima l’applicazione della norma richiesta dalla Corte d’Assise d’appello di Torino.

Questa disponeva l’applicazione dell’ergastolo senza la valutazione di attenuanti per l’attentato alla Scuola degli allievi dei carabinieri di Fossano. Una sentenza che non incide, comunque, sul regime del 41bis. Cospito ha, quindi, fatto ricorso alla Corte di Strasburgo. Nell’atto i legali sostengono che sono stati violati i diritti del loro assistito.

Tra questi il diritto di non essere sottoposto a maltrattamenti. Il regime differenziato, continuano gli avvocati, è disumano per il suo carattere afflittivo, la sua illegittimità e sproporzione. In attesa di un riscontro, Cospito ha lasciato l’ospedale ed è stato trasferito nel carcere di Opera presso presso il Servizio di assistenza integrata.

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