Decreto lavoro, cosa prevede: dall’addio al reddito ai fringe benefit

Il nuovo decreto lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri non a caso nel giorno della festa dei lavoratori ha portato diverse novità e modifiche al sistema.

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Si parla del provvedimento che segna l’addio definitivo al reddito di cittadinanza e poi dei Fringe Benefit per i dipendenti con figli a carico che va fino a €3000.

Le misure sul lavoro sono finalmente arrivate e sono state comunicate dal Governo Meloni che ha fatto il possibile per applicare le modifiche proprio nel giorno della festa dei Lavoratori. Una scelta simbolica, di grande spessore che lancia un messaggio ben chiaro.

Dall’assegno di inclusione agli sgravi fiscali, le ultime novità

Si è parlato dell’arrivo dei 5,4 miliardi di euro per l’assegno di inclusione, dell’addio al reddito di cittadinanza entro il 2024, del taglio del cuneo fiscale, dei Fringe Benefit quindi dei bonus aziendali non tassati, di tutti gli aiuti per i lavoratori con figli. Queste sono soltanto alcune delle novità venute fuori dalla riunione avvenuta nella giornata di ieri.

Il governo ha scelto di dare delle risposte importanti a chi aspira a cambiare posizione e aiuti fondamentali alle famiglie che non arrivano più alla fine del mese in serenità come un tempo. Il taglio del cuneo fiscale arriva in alcuni casi a 4 punti. La misura dell’esonero sale da 2 a 6 punti per tutti i redditi fino a 35.000€ e da 3 a 7 punti per i redditi fino a 25.000€.

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Lo sgravio contributivo invece si eleva dal 3% al 7% per tutti i redditi fino a €25000. Poi si innalza dal 2% al 6% per tutti i redditi fino a 35.000€. Per quanto riguarda l’aumento in busta paga che arriverà tra luglio e dicembre ad alcune categorie ben precise, si parla di un aumento di almeno €100 mensili.

Il Governo Meloni investe sui lavoratori e sulle famiglie, ecco come

Il governo oggi vuole investire sui lavoratori e sulle famiglie e lo sta facendo abbassando le tasse di sette punti per quanto riguarda i redditi più bassi soffermandosi in particolare su chi ha figli. I lavoratori che hanno dei figli da mantenere, devono sostenere tante spese tutte imponenti ed importanti che non tutti riescono a portare avanti settimana per settimana, mese per mese.

Per questo per il 2023, si è deciso anche che gli aiuti non correranno a formare il reddito, si farà il possibile per rimborsare le spese di acqua, luce e gas fino ad un massimo di €3000 a famiglia. Poi si passa dall’assegno di inclusione rivolto a tutte le famiglie che hanno minori o disabili inseriti nel nucleo o over 60.

In questo caso si può arrivare ad un massimo di 500 euro al mese, con disabili gravi o over 67 si può arrivare ad un totale di €630 a cui si devono aggiungere 280 euro al mese per l’affitto. Dal primo settembre 2023, gli occupabili potranno partecipare a dei corsi di formazione o a progetti per la collettività con un beneficio di €350 per un anno.

Ad avere diritto all’assegno di inclusione saranno le categorie fragili e i nuclei familiari con over 60, con minorenni o componenti disabili gravi. Per concludere si passa agli incentivi per le assunzioni a cui hanno diritto tutti coloro che assumono a tempo indeterminato oppure con contratto di apprendistato, per 12 mesi.

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