Divieto di accedere a manifestazioni sportive per tre tifosi del Milan

Tre tifosi del Milan, in seguito alla partita di Champions League, non potranno più accedere alle manifestazioni sportive

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Durante la partita disputata tra Milan Napoli allo stadio Meazza, le autorità competenti hanno emesso tre Daspo. Uno riguarda un giovane che ha dato un pugno ad uno stewart, e altri  perchè trovati senza biglietto. Giornata di infrazioni quella della disputa di Champions League tra Milan e Napoli. Già prima del fischio di inizio della partita, il primo tentativo di accesso senza un pass.

Gli addetti ai controlli hanno trovato venti ragazzi, tifosi del Napoli, che si trovavano nelle zone di accesso, senza un biglietto valido, e subito allontanati dalle autorità. Durante le perquisizioni di routine i poliziotti hanno anche sequestrato uno striscione, sempre napoletano, non adeguato alla manifestazione sportiva.

Oltre ai termini e contenuti non appropriati, i tifosi non lo avevano comunicato al Gos, per una valutazione sulla conformità del materiale. Atto necessario visto che si tratta del gruppo operativo sicurezza, il cui compito è quello di gestire l’ordine ed accertarsi della tutela pubblica negli impianti sportivi di calcio.

Emessi 3 Daspo

Infine, prima dei quarti di finale il Questore ha emesso tre Daspo. Uno emesso nei confronti di un ragazzo di 26 anni che, durante il filtraggio, la polizia ha trovato in possesso di fumogeni. Il secondo nei confronti di un uomo di 42 anni bloccato mentre cercava di scavalcare i tornelli d’ingresso.

L’ultimo riguarda un 29enne che è riuscito ad entrare ed ha assestatto un pugno ad uno steward. Si tratta di una figura introdotta dal 2007 da un Decreto Ministeriale. Delegata sd ocupsarsi di mansioni relative alla sinell’ambito dello stadio, prima, durante e dopo la manifestazione calcistica.

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Il Daspo, acronimo di Divieto di accedere alle manifestazioni sportive, è una misura di sicurezza preventiva introdotta dalla legge del 13 dicembre 1989 n. 401 con il preciso intento di contrastare la violenza negli stadi. Si tratta di un provvedimento di tipo amministrativo emesso dal Questore.

Daspo, provvedimento amministrativo

Sull’atto, egli specifica le strutture calcistiche che riguardano il divieto ed i luoghi di sosta, transito o trasporto di chi partecipa o assiste alla partita. Per essere emesso necessita di un avviso per l’avvio, ai sensi dell’art. 7 della legge n. 241 del 1990. Questo per garantire la possibilità di difesa dell’interessato, che deve avvenire entro 15 giorni, davanti al Questore, prima che questo proceda.

Vi sono anche casi qualificati come urgenti, in cui le autorità devono specificare la motivazione per la gravità del fatto, la pericolosità del soggetto e la necessaria tutela della pubblica sicurezza. Se accadono eventi di questo tipo la diffida è immediata, manca dunque la consueta comunicazione preventiva.

Il diffidato può agire successivamente per richiedere l’annullamento del provvedimento per mancanza d’urgenza, eccependo il difetto di procedura sulla scorta della legge n. 241 del 1990. La questura competente è quella del luogo in cui si verificano gli eventi incriminati, indipendentemente dalla residenza dell’attore dei fatti.

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