Enzo Jannacci, 10 anni senza di lui

Nell’anniversario del decimo anno dalla sua scomparsa c’è chi sta preparando uno spettacolo in sua memoria.

Jannacci
Enzo Iannacci-Imilanesi.it

Il 29 marzo 2013 si spegneva un grande artista milanese, Enzo Jannacci. Il figlio Paolo lo ricorda e lo celebra sul palco del teatro Arcimboldi di Milano per festeggiarlo con amici e colleghi nel giorno del suo compleaano, il 3 giugno. Allo spettacolo, denominato  Jannacciami, parteciperanno artisti come Diego Abatantuono, Ale&Franz, Massimo Boldi, Elio, Francesco Gabbani, J-Ax, Cochi Ponzoni, Paolo Rossi e Ornella Vanoni.

Paolo anticipa che saranno cantate le canzoni più famose ma anche quelle più riservate. Gli amici musicisti saranno accompagnati da un’orchestra d’archi, diretta dal Maestro Maurizio Bassi, che era già produttore di Enzo negli anni Ottanta. Jannacci era nato il il 3 giugno del 1935, e fu protagonista del fenomeno culturale milanese che si svolse tra dli anni 50 e 60.

Artista poliedrico lavorò con importanti nomi dello spettacolo

Intelligente, poliedrico ed ironico lavorò, scrivendo canzoni, anche con Giorgio Gaber e Dario Fò. Si era laureato in medicina nel 69 e non lasciò mai la professione, definendosi prima medico e poi artista. E’ stato cantautore, cabarettista ed attore ed era anche diplomato al Conservatorio di Milano dove aveva studiato per otto anni il pianoforte.

La sua carriera è stata lunga e luminosa, con collaborazioni di vario genere accanto a svariati personaggi, molti dei quali poi sono diventati famosi. Tra le sue canzoni più conosciute ricordiamo:“Vengo anch’io. No, tu no, Quelli che…, Ci vuole orecchio, Ho visto un re, L’Armando, Son s’cioppaaa e El purtava i scarp del tennis”.

Jannacci
Enzo Iannacci-Imilanesi.it

Negli anni ’90 ha partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo vincendo il premio della critica, sia nel ’91 che nel ’98. Durante la sua carriera ha lavorato con Giorgio Gaber, morto vent’anni fa, iniziando  nei cabaret milanesi. Sul finire degli anni 50, formavano un duo chiamato I due corsari.

Sono anche stati tra i pionieri del rock’and’roll nel nostro Paese, con alcuni brani raccolti poi, nel ‘72, in un album: Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Formarono poi negli anni 80 gli Ja-Ga Brothers, ispirati ai Blues Brothers, con un album pubblicato. Recitarono anche in teatro, nel 1991, interpretando Aspettando Godot, un classico di Samuel Beckett.

Fu autore di molte canzoni

Erano amici fraterni. Collaborò fruttuosamente anche con il duo comico Cochi e Renato, scrivendo per loro le canzoni più belle come:” La gallina, Canzone intelligente, A me mi piace il mare, Come porti i capelli bella bionda, e la famosa E la vita, la vita.  Lavorò anche in televisione, nel ’63 con uno stacco pubblicitario del Carosello e nel ’68 a Queli della domenica, insieme a Cochi e Renato, Lino Toffolo, Felice Andreasi e altri comici del Derby Club cabaret di Milano.

Nell’80 realizza Saltimbanchi si muore, Jannacci special e Gransimpatico. Otto anni dopo si trova invece  accanto a Dario Fo e Franca Rame con Trasmissione forzata. Il collega successivo fu Piero Chiambretti nel programma  Il laureato Bis. pPartecipò anche a Stiamo lavorando per voi, scrivendo la canzone della sigla Nebbia in Val Padana. Comparve infine, negli anni 2000, anche più volte a Zelig, dove suo figlio, Paolo, era il maestro dell’orchestra.

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