Gli enti locali continuano a perdere personale

Gli enti pubblici in Lombardia continuano a svuotarsi, infatti dal 2009 ad oggi, si segnala il 20% in meno del personale sia negli uffici dei comuni, che della regione, della provincia o della Camera di Commercio.

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L’allarme è stato lanciato dalla sindacato, si parla di incombenze in crescita, di concorsi deserti, di stipendi che non attirano assolutamente coloro che vanno in cerca di lavoro.

Quel che si rischia in questa condizione è la paralisi dei servizi. Per questo è stato lanciato l’allarme nella speranza che si possa risolvere un problema senza più pesante e grave.

Ecco quali sono le cause del blocco delle assunzioni nel settore pubblico

Per limitare la spesa pubblica infatti per un periodo è stato stabilito il blocco delle assunzioni, poi sono arrivati altri problemi ovvero i concorsi deserti perché gli enti locali di qualsiasi tipologia hanno iniziato a cercare personale proponendo stipendi inaccettabili. In particolare i più piccoli comuni adesso faticano a portare a termine dei progetti proprio a causa della carenza del personale. Il rischio è perdere i finanziamenti ottenuti.

Per esempio nel Piccolo Borgo di Livemmo, nel bresciano, in Val Sabbia, un maxi finanziamento da 20 milioni di euro, fatica a trovare il geometra e l’ingegnere da assumere per occuparsene e quindi rischia di essere annullato. La storia ha dell’assurdo e infatti è finita direttamente sulle pagine del noto giornale New York Times.

Le cause di tutto ciò sono diverse. Da un lato lo stop alle assunzioni con la legge 78/2010. I posti lasciati vuoti da coloro che sono andati in pensione rimangono vuoti perché nessuno riesce o vuole impegnarli. Poi dall’altra parte ci sono i concorsi sempre più limitanti, che non consentono di reclutare il giusto personale perché le retribuzioni del settore privato, per assurdo, sono più promettenti almeno in questo momento. Di conseguenza la maggior parte delle persone che sono alla ricerca del lavoro, scelgono piuttosto di impiegarsi nel privato.

I comuni che ne risentono maggiormente sono quelli montani o delle zone interne

I dati disponibili, messi a disposizione dalla Ragioneria Generale dello Stato, dalla CGIL Lombardia, calcola che negli anni che vanno dal 2009 al 2021, i lavoratori e le lavoratrici degli enti locali, sono scesi da ben 76.536 a soli 61.289 ovvero il 20% in meno. Gli enti locali hanno perso in media 1270 dipendenti l’anno. Tra le province particolarmente a rischio ci sono Milano e Sondrio con 134,30 e 149,36 impiegati in meno.

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Poi c’è Como che ne ha persi 185, Brescia 193, Lecco 201, Bergamo 221 e Lodi 238. Sono più penalizzate tutte le zone montane e le zone interne. A questo proposito il segretario CGIL Lombardia, dichiara che a breve usciranno tanti nuovi concorsi che probabilmente cambieranno le carte in tavola. Negli ultimi anni il posto pubblico è diventato poco attrattivo perché gli stipendi sono inferiori alla media, per questo bisogna fare qualcosa per evitare la paralisi soprattutto con l’arrivo dei nuovi pensionamenti che porteranno una situazione disastrosa.

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