I bandi di concorso in uscita a luglio per lavorare nella scuola

Mancano ormai soltanto due mesi al ritorno tra i banchi di scuola e le scuole italiane sono già alle prese con la definizione degli organici per l’anno prossimo.

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Ci sarà per esempio l’ingresso di nuovi docenti e poi anche la stabilizzazione dei precari.

Quel che è certo è che l’anno scolastico 2023-2024 inizierà tra mille novità che hanno a che fare con i requisiti per l’abilitazione professionale che è stata recentemente introdotta con la riforma Bianchi. Chi vuole insegnare deve mettere insieme 60 crediti formativi universitari (CFU) che si ottengono con le attività formative idonee.

Posizioni aperte per il sostegno

Tra le novità, la seguente. Tra le classi di insegnamento con più posizioni aperte ecco il sostegno che propone ben 19mila nuove unità. La platea di insegnanti di sostegno si va ampliando sempre di più, così si va dalle 2mila nuove unità del 2020 alle 16mila del 2022. Con il nuovo concorso, l’0biettivo che si rincorre è soltanto uno, sfoltire le graduatorie.

Per il concorso i candidati insegnanti di sostegno dovranno affrontare una prova scritta con quiz a crocette sugli ambiti pedagogici. Poi ci sarà una prova orale con le materie di concorso e infine una pratica con la simulazione di lezione in classe. Tra pochissimo poi ci sarà anche la pubblicazione di un bando volto ad assumere i docenti precari nella scuola. A stabilizzarsi saranno 30 e 35mila persone, con preferenza nelle materie in cui l’Italia soffre una maggiore ed importante carenza. Si fa l’esempio delle discipline scientifico-tecnologiche

Stabilizzazione dei precari, cosa cambierà a settembre

Al concorso per la stabilizzazione dei precari possono prendere parte i docenti che hanno insegnato a scuola nel corso degli ultimi cinque anni per un totale di 36 mesi, in possesso di 24 crediti formativi universitari. Poi si fa spazio anche all’immissione dei nuovi insegnanti di religione, categoria che ha un altissimo tasso di precariato ovvero il 70%. In questo caso, sono in cantiere due concorsi, uno ordinario e uno straordinario. Nel 2024 arriverà poi il bando aperto ai laurea

Test valutativi
Test valutativi – imilanesi.nanopress.it

ti in possesso di 60 crediti formativi universitari.

 

La critica dei sindacati

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) vuole far diventare insegnanti di ruolo 70mila docenti di diversi gradi di istruzione. Insomma questo basta per far capire che la scuola è al centro del cambiamento. Nonostante questo, i sindacati sono alquanto critici e giudicano insufficienti le immissioni in ruolo di molti insegnanti nel corso del prossimo anno scolastico. Al momento i posti disponibili, dicono, sono 80 mila ma il ministero dell’Istruzione ne ha autorizzati solo 50 mila andando a penalizzare molti docenti, ancora una volta.

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