I malati di tumore avranno diritto all’oblio oncologico

Tutte le persone che sono state colpite da un tumore, e dopo sono guarite, in futuro (ormai prossimo e quindi non molto lontano) avranno il diritto a non essere discriminate per l’accesso a servizi come mutui e prestiti oppure per l’adozione e l’affido dei minori.

strumenti chirurgici
Strumenti chirurgici-Imilanesi.nanopress.it

Questo grazie ad un nuovo strumento detto “diritto all’oblio oncologico”. La mozione è stata presentata da Lisa Noja di Azione-Italia Viva. Per fortuna è stata approvata all’unanimità accompagnata tra l’altro da un applauso finale bellissimo, da parte del consiglio regionale Lombardia.

In Italia, tra tre e quattro milioni di persone sono affette, o comunque sono state affette da tumore. Un milione di queste è guarito da almeno cinque anni e quindi ha diritto a ricominciare a vivere come tutti gli altri.

La guarigione clinica, per la burocrazia italiana non esiste

Purtroppo molto spesso la “guarigione clinica” non è accompagnata come dovrebbe dalla “guarigione giuridica”. Di conseguenza secondo la burocrazia e la legge, a seguito di tumore, non si può accendere un mutuo e non si ha diritto a richiedere l’affido di un bambino. La legge non “dimentica” quindi a causa della malattia tumorale, gli ex malati sono costretti ad essere discriminati e ad accettare.

Oblio oncologico, l’Italia deve rispettare i diritti degli ex malati di tumore, arriva la nuova legge

La commissione Affari sociali della Camera dei deputati in questi giorni però ha fatto il possibile per cambiare le cose. Per questo ha adottato il testo unificato per un disegno di legge. Noja intervenendo per mostrare la nuova mozione ha dichiarato “Siamo consapevoli della delicatezza della questione, che coinvolge il diritto alla salute e anche il diritto alla privacy”.

nastro tumore
nastro tumore- Imilanesi.Nanopress.it

Poi ne ha approfittato per ricordare che molti Paesi dell’Unione europea tra cui il Belgio, la Francia, il Lussemburgo, l’Olanda e infine il Portogallo hanno già affrontato il tema da tempo. Qui è già stata varata una legge in merito. Adesso, tocca alla regione Lombardia e quindi all’Italia. Il nostro Stato deve impegnarsi al meglio perché questo diritto ovvero il cosiddetto oblio oncologico, venga rispettato a qualunque livello.

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